Marche

Salone nobile di Palazzo Gradari intitolato a Antonia Pallerini

Ballerina per coreografo Viganò, partecipò anche a opere Rossini

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 18 DIC - Il salone nobile di Palazzo Gradari a Pesaro sarà intitolato alla celebre danzatrioce Antonia Palllerini, nata in città nel 1790 e morta a Milano nel 1870, che prese parte anche alle opere di Rossini. Si connota così, nel segno della danza, uno dei luoghi che sarà centrale per Pesaro Capitale italiana della cultura 2024. La cerimonia è in programma il 21 dicembre, alle 18.00, saranno presenti Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza e Francesca Frenquellucci assessora all'Innovazione e alla Partecipazione, la professoressa Ilaria Rossano, coordinatrice del dipartimento coreutico del Liceo Scientifico, Musicale e Coreutico G.
    Marconi, rappresentato da un gruppo di studenti.
    In programma, alcune letture di Lucia Ferrati - un omaggio alla ballerina pesarese attraverso le parole dei suoi contemporanei -, e a seguire e una breve esibizione di Aurora Profili e Alberto Bargnesi, allievi del quinto anno del Liceo Coreutico che danzeranno un estratto musicale tratto dal balletto "Prometeo" del coreografo Viganò su musiche di Beethoven di cui la Pallerini fu protagonista. L'intitolazione del salone di Palazzo Gradari porta a compimento la richiesta partita con la raccolta firme presentata dal Liceo Coreutico Marconi nel 2021, nei primi anni del loro percorso liceale. Ma sono tanti i cittadini che caldeggiavano la causa a testimonianza del fatto che la danza ha radici profonde nella storia di Pesaro ed è un'espressione artistica che connota il Dna culturale del territorio.
    Artista dalle doti eccezionali, 'modello di grazia e di morbidezza', danzatrice e mima, Pallerini è stata musa eletta del coreografo e ballerino Salvatore Viganò e co-creatrice di un nuovo genere coreutico: il coreodramma. I contemporanei consideravano ineguagliate le sue capacità artistiche come attestano le lodi della critica e degli spettatori colti, primo fra tutti Stendhal che la definì 'sublime'. Nella sua fiorente carriera è stata scelta da prestigiosi coreografi del tempo come Antonio Landini, Louis Duport, Giovanni Galzerani, Carlo Blasis, Jean Aumer, Gaetano Gioia e Francesco Clerico e si è esibita nei più importanti teatri italiani e all'estero.
    Per Vimini, l'intitolazione "suggerita e richiesta da studenti, danzatori e persone che ruotano attorno al mondo della danza", ma "soprattutto contribuisce a recuperare quel gap che si è creato negli anni di numero di spazi dedicati alle donne inferiore a quello degli uomini". Vimini ricorda che Palazzo Gradari "ha vissuto i suoi splendori tra il Sette e l'Ottocento come nell'Ottocento ha vissuto ed è stata protagonista e stella indiscussa la pesarese Pallerini. Un palazzo che ora si prepara ad ospitare tutta la centralità degli incontri di Pesaro Capitale ed è sede degli uffici di Pesaro 2024 e dell'assessorato alla Cultura del Comune". (ANSA).
   

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