Marche

Comuni, -40% emissioni Co2 entro 2030

Due progetti Svim per supportare il nuovo Patto dei sindaci

Redazione Ansa

Ridurre le emissioni di anidride carbonica sul proprio territorio di almeno il 40% entro il 2030, migliorando l'efficienza energetica e l'uso di energie rinnovabili anche per adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Per questo scopo s'impegnano 16 Comuni marchigiani che hanno aderito al nuovo Patto dei sindaci per il clima e l'energia e che lo tradurranno a livello locale con i Paes-Piani d'azione per l'energia sostenibile.
    Saranno affiancati, fino al termine del 2018, da due progetti coordinati da Svim: Life Sec Adapt, che porta avanti gli obiettivi Ue per il clima e l'energia 2030 con un budget di 3,3 milioni del programma Life 2014-2020 per le Marche, e Empovering, con un investimento regionale di 1,5 milioni del programma Horizon 2020, che promuove maggiori competenze degli enti locali nella pianificazione energetica attraverso il Local energy board delle Marche, tavolo territoriale per le politiche energetiche sostenibili. I Comuni che hanno finora aderito al nuovo Patto, il primo era del 2008, sono Ancona, Ascoli Piceno, Fabriano, Fermo, Jesi, Macerata, Offida, Pesaro, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Senigallia, Urbino insieme ai nuovi ingressi di Appignano, San Benedetto del Tronto, Monte Giberto e Pollenza. "Proprio negli ultimi giorni a Bruxelles - ha detto l'assessore alle Politiche comunitarie Manuela Bora, uno dei quattro ambasciatori politici nel tavolo europeo sul Patto dei sindaci al Comitato delle Regioni -, si è sottolineato che una delle debolezze del Patto è la scarsità di risorse, che noi affrontiamo grazie ai risultati ottenuti dalla Svim perché quella climatica ed energetica è una sfida che deve caratterizzare anche le nostre amministrazioni". "Certifichiamo oggi - ha rimarcato l'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti - un passaggio importante con i sindaci non solo nella gestione dei due progetti ma soprattutto per il Piano energetico ambientale regionale, approvato a fine 2016, nel quale abbiamo recepito 200 osservazioni di tutti gli stakeholder e con cui ci poniamo l'obiettivo, con la collaborazione degli enti locali, di arrivare all'obiettivo del 25,8% di energie rinnovabili nelle Marche". A oggi, la regione ha raggiunto una percentuale di produzione di rinnovabili del 16%, già superiore al 15,4% del 'burden sharing' definito dall'Unione europea al 2020.
    Per il presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, "l'obiettivo è arrivare al 100% di adesione al Patto da parte dei Comuni perché, nonostante l'agenda mondiale sui cambiamenti climatici sembra modificarsi sotto l'influenza di qualche potentato, noi vogliamo continuare a lavorare alle buone pratiche già realizzate e 'contaminare', con le risorse necessarie, la maggior parte delle comunità". (ANSA).
   

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