Marche

In tre mesi +800mila ore di cassa integrazione nelle Marche

Cgil, impennata nell'industria. 4,4 milioni tra Cig, Fis e Fondi

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 06 MAG - Nelle Marche la cassa integrazione nell'industria ha superato abbondantemente i 4milioni di ore nel primo trimestre 2024. Il dato emerge dai dati Inps elaborati dall'Ires Cgil Marche. "Il settore rischia il tracollo ma la politica regionale resta inerte, sono necessari interventi immediati": l'appello di Eleonora Fontana, segretaria regionale Cgil Marche alla Regione. Nel primo trimestre 2024 sono state richieste e autorizzate complessivamente 4,4 milioni di ore tra Cassa integrazione, Fis e altri fondi di solidarietà.
    In particolare, fa sapere il sindacato, la Cig (ordinaria, straordinaria e in deroga) si attesta a 4,3 milioni di ore, mentre il ricorso a FIS e altri fondi arriva a circa 68 mila ore. Rispetto al primo trimestre dell'anno precedente, nelle Marche la Cig registra un aumento di 800mila ore (+22,6%). La tendenza risulta più accentuata rispetto alla media italiana (+8,6%) e opposta a quella del Centro Italia (-17,9%).
    "Avevamo già previsto a inizio anno che la tendenza era quella di un aumento delle ore di Cig nell'industria - dichiara Fontana - ; non si può tollerare l'inerzia della politica regionale che non prevede un piano per le politiche industriali capace di invertire questa tendenza e rilanciare l'economia.
    Chiediamo alla Regione quelle azioni necessarie per tutelare la sopravvivenza del sistema delle imprese del territorio, che garantirebbe quella ripresa occupazionale auspicata".
    Nel dettaglio, le ore complessivamente autorizzate di Cig sono state 1,2 milioni nella provincia di Ancona, 1,2 milioni nelle province di Ascoli Piceno e Fermo, 1,3 milioni nella provincia di Pesaro Urbino e 596 mila in quella di Macerata.
    Quanto ai dati relativi alla distribuzione di ore nei singoli rami di attività nelle diverse gestioni Inps della Cassa Integrazione Guadagni, l'industria assorbe la maggior parte delle ore autorizzate (4,2 milioni). Le ore registrate nel terziario sono 38 mila, mentre nell'edilizia sono 93 mila.
    L'aumento delle ore di Cig rispetto allo stesso periodo del 2023, osserva la Cgil, "è totalmente imputabile al ramo dell'industria, il quale registra un saldo di +1 milione di ore.
    Al suo interno, i comparti ad osservare un incremento sono la meccanica (+34%), pelli-cuoio-calzature (+132,9%) e tessile-abbigliamento (+144%). Diminuisce, invece, il ricorso alla CIG nel legno, nella chimica-gomma-plastica, nella carta-stampa-editoria e nei trasporti-comunicazioni.
    Per il terziario, in termini assoluti il calo della Cig è sostanzialmente ascrivibile al comparto degli studi professionali, vigilanza e case di cura (-65mila ore). (ANSA).
   

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