(ANSA) - ANCONA, 29 APR - Ha patteggiato una condanna ad un
anno e otto mesi di reclusione un padre che, a dicembre scorso,
era stato arrestato dai carabinieri dopo che la figlioletta di
sette anni aveva composto il numero del 112 dicendo: "Correte,
papà sta picchiando mamma". Il fatto risale al 15 dicembre del
2023 e dopo la convalida dell'arresto, l'uomo, un operaio 40enne
nigeriano, era finito in carcere per maltrattamenti in famiglia
e lesioni.
Questa mattina ha patteggiato davanti alla giudice Francesca
De Palma. Era difeso dall'avvocato Caterina Ficiarà. È stato lo
stesso imputato a chiedere il patteggiamento subito dopo la
chiusura delle indagini da parte del pm Rosario Lioniello.
Quel pomeriggio in casa, a Falconara Marittima, durante un
litigio il 40enne aveva aveva colpito la moglie, 35 anni, sua
connazionale, provocandole contusioni al capo e al collo con una
prognosi di 5 giorni. Vedendo la mamma in difficoltà la bambina,
colpita anche dal caso di Giulia Cecchettin di cui in quel
periodo si parlava molto, aveva composto il numero 112 con un
cellulare. Un operatore aveva risposto e intuito subito che
c'era una minorenne dall'altra parte della cornetta. Dal
cellulare era stato possibile localizzare la casa.
I carabinieri erano già stati lì in precedenza, ad agosto,
per un litigio tra i coniugi, ma la donna non aveva voluto
sporgere denuncia. I maltrattamenti sarebbero andati avanti dal
2017.
Dopo il patteggiamento il nigeriano è tornato in libertà con
i benefici di legge. La coppia sta ancora insieme e lui tornerà
a casa. (ANSA).
Bimba chiamò 112, 'papà picchia la mamma'. Lui patteggia
Condanna a un anno e 8 mesi. Rimesso in libertà, torna a casa