Marche

Entro il 2028 nelle Marche serviranno 6.500 lavoratori in più

Dati Unioncamere. Cna, abilità digitali, green e silver economy

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 APR - Tra il 2024 e il 2028 le Marche avranno un fabbisogno occupazionale complessivo di 84.500 mila unità di cui 78 mila lavoratori che andranno a sostituire quelli in uscita e 6.500 nuovi ingressi che amplieranno il totale degli occupati marchigiani. È quanto emerge dai dati Excelsior Unioncamere elaborati dal Centro Studi Cna Marche. La richiesta di dirigenti e professioni ad elevata specializzazione sarà di 15.900 lavoratori, più 14.900 tecnici. Inoltre serviranno 10 mila impiegati, 16.400 addetti qualificati nel commercio e nei servizi, 13.900 operai specializzati e 5.600 conduttori di impianti.
    Al netto del settore agricolo i fabbisogni occupazionali delle Marche coinvolgeranno 83.200 persone di cui 28.800 con formazione terziaria (laurea, Its Istituti tecnici superiori e Afam Alta formazione artistica musicale), 23.300 con diploma di scuola secondaria superiore tecnico professionale, 3.600 con diploma liceale, 18,200 con qualifica di formazione o diploma professionale e 9.300 con licenza media. Competenze digitali, green e legate alla silver economy. Saranno queste le professionalità più richieste dal mercato del lavoro marchigiano nei prossimi cinque anni.
    "Nei prossimi cinque anni - commenta del segretario Cna Marche Moreno Bordoni - si avrà una crescita occupazionale per le Marche nei settori legati alla salute e al benessere, ma anche nei settori informatici e ad alta intensità tecnologica, costruzioni, la filiera del commercio e del turismo, la meccatronica". "Contrazione della domanda per le filiere della moda e del legno arredo. - conclude - Oggi il 52% delle qualifiche richieste non si trovano. È indispensabile favorire l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro con uno sforzo congiunto di Regione, Università. ITS, istituti professionali, Centri per l'impiego e associazioni di categoria. Abbiamo cinque anni per lavorarci. Cerchiamo di non sprecarli". (ANSA).
   

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