Marche

Manifesti Ultima Cena con gelati, monito del vescovo di Fermo

Monsignor Pennacchio: "non ledere la sensibilità religiosa"

Redazione Ansa

(ANSA) - FERMO, 29 MAR - Manifesti con l'Ultima Cena ma anche con dei gelati: interviene l'arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio. "Ci possono essere tanti modi per fare pubblicità, - afferma - legittimi e a volte anche provocatori. Ma quando si va sull'aspetto religioso della vita bisogna astenersi, perché la sensibilità delle persone può essere toccata".
    Il vescovo di Fermo ha detto la sua, nel corso di un'intervista a una radio locale, sul caso dei manifesti pubblicitari di una gelateria di Porto San Giorgio (Fermo). "Io non amo molto i proverbi, che a volte sono cinici, - prosegue - però ce ne sono alcuni che, secondo me, funzionano, come quello che dice 'gioca coi fanti ma lascia stare i santi'". Pennacchio parla anche dei social, dove, a suo dire "non è possibile distinguere quello che può essere un errore o una sbavatura, come può essere stato un manifesto, dall'entità in sé: non si deve condannare una gelateria solo perché magari non si è d'accordo con un manifesto". "Allo stesso tempo se come Chiesa abbiamo da dire un pensiero non possiamo, per timore di avere un effetto controproducente, non parlare. Ecco, - conclude - dobbiamo essere liberi di esprimere la nostra opinione nel rispetto. Come Chiesa, stimiamo tanto quelli che lavorano e a me dispiace che possa essere accaduta questa situazione, ma immagino che in futuro si potrà essere più prudenti". (ANSA).
   

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