Marche

Pd, 'da centrodestra propaganda e zero risposte alle Marche'

Gruppo dem-Curti-Bomprezzi, su emergenze marchigiani abbandonati

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 05 FEB - Prima la "propaganda", le "passerelle", le "promesse", poi "zero risposte alle Marche" e una "filiera di centrodestra che non funziona". Le parole del Gruppo Pd in Consiglio regionale presieduto da Maurizio Mangialardi, affiancato dal deputato dem Augusto Curti e dalla segretaria regionale del partito Chantal Bomprezzi, per denunciare il "fallimento" della Regione in ogni settore e la scarsa attenzione del governo Meloni verso le Marche a partire da quattro emergenze: il sisma del 2016, il terremoto del 2022, le alluvioni del 2022 e 2023: "alla propaganda del centrodestra - ha attaccato Mangialardi - non sono seguite risposte a famiglie e imprese". Presenti alla conferenza stampa anche Andrea Biancani, Manuela Bora, Anna Casini e Antonio Mastrovincenzo. Dal "ritardo di cinque mesi per dichiarare lo stato d'emergenza sisma 2022", ha detto Mangialardi, alla "mancanza di coperture per aiutare i terremotati", dai rimborsi di "5mila euro e 20mila euro a famiglie e imprese, una pacca sulla spalla a fronte di danni ben più ingenti" per l'alluvione 2022 fino "al superbonus 110% tolto al cratere e reintrodotto grazie a un emendamento di Curti".
    I dem hanno ricordato la serie di interrogazioni, emendamenti, ordini del giorno del parlamentare per supportare i marchigiani: iniziative "bocciate" perché "considerate di parte". "La regione - ha tuonato Curti - è inadeguata e sta fallendo in tutti i settori, anche sulle emergenze. Terremotati e alluvionati sono lasciati in balia di loro stessi". A livello nazionale i "governi Conte 2 e Draghi, con Legnini, avevano iniziato a dare risposte alla ricostruzione post sisma, al recupero dell'attività economica. Dall'insediamento del governo Meloni risposte zero". Altro tema è quello del personale per le pratiche per il sisma: "i precedenti governi avevano avviato un percorso di stabilizzazione, nella prima finanziaria di Meloni non c'è alcuna stabilizzazione". "Sembra di stare nel Paese dei balocchi: - ha chiosato Bomprezzi - da un lato annunci su operazioni chiuse da governi precedenti, dall'altro risorse che mancano, promesse cui non si dà seguito e proposte del Pd bocciate anche se vanno nella direzione dei proclami del centrodestra". (ANSA).
   

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