Marche

Export Marche in calo tra gennaio e settembre a 15,4 miliardi

-9,2% per tonfo farmaceutici, al netto del settore -3,3%

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 13 DIC - Le esportazioni marchigiane, nei primi nove mesi del 2023, si attestano su un valore di 15.457,4 milioni di euro, dato in flessione se paragonato allo scorso anno. La variazione rispetto a gennaio-settembre 2022 è di -3,3% e scende a -9,2% incorporando le esportazioni di prodotti farmaceutici chimico medicinali botanici mentre il valore nazionale si assesta a +1%.
    Se il farmaceutico traina in basso l'export marchigiano, a risollevarlo è la performance del tessile-abbigliamento e accessori pelle che segna un +8% (1.917,9 mln euro) e determina la crescita dei territori del distretto calzaturiero e della moda. Ottime performance per computer, apparecchi elettronici e ottici: 250,5 milioni euro, +10,4%; Prodotti alimentari, bevande e tabacco: 316,9 milioni di euro, +3,7%; Prodotti delle altre attività manifatturiere: 675,4 milioni euro, +1,6.
    Segno meno per Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici: 5.931,4 milioni di euro (-17,2% rispetto al gennaio-settembre 2022); Coke e prodotti petroliferi raffinati: 102,6 milioni di euro, -55,4%; Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti: 1.294,2 milioni di euro, -11,5%. Scorporando il dato a livello provinciale: Fermo (+8,6%) e Macerata (+4,5%); Ascoli Piceno (-16,4%), Ancona (-7,9%), Pesaro-Urbino (-3,9%). I mercati di riferimento rispecchiano il podio delle ultime rilevazioni: in testa la Cina, poi Belgio, Francia, Germania e Stati Uniti. Solo la Cina è in crescita, gli altri con il segno meno.
    "Non sorprende troppo un arresto, nel confronto anno su anno, dopo mesi di rimbalzo e rincorsa", commenta il presidente di Camera Marche, Gino Sabatini. "La variabile del comparto farmaceutico chimico sappiamo che può far spostare in modo sensibile l'ago della bilancia del nostro interscambio commerciale. - conclude Sabatini - Più sorprendente per certi versi la capacità non solo di tenuta ma di evoluzione del settore tessile calzaturiero, che è stato capace di rinnovarsi nel rispetto della qualità della tradizione e di ri-orientarsi su nuovi mercati. Molto bene anche la Meccanica, altro comparto strategico". (ANSA).
   

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