Marche

Presidente Consiglio Marche, basta impasse delle Commissioni

Rispettare regola della rappresentanza delle opposizioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 10 GIU - Il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini richiama tutti i consiglieri all'ordine per la ricomposizione delle Commissioni consiliari, in particolare al principio che le vice presidenze debbono andare alle opposizioni, "senza infingimenti" e dicendosi pronto a "trarre le conseguenze" se il principio non verrà applicato.
    La prima e la seconda Commissione si dovrebbero riunire mercoledì prossimo, per eleggere presidente e vice presidente.
    Elezioni rinviate a dopo il 29 maggio, a seguito del 'pasticciaccio' in terza Commissione (Governo del territorio), dove a sorpresa era risultato eletto il consigliere Luca Santarelli di Rinasci Marche, lista civica di sinistra, sempre più allineato però sulle posizioni della maggioranza di centrodestra, fino a federare il suo gruppo con Forza Italia e fino a presentare una sua lista 'gemella' alle comunai di Ancona, nella coalizione di centrodestra.
    Latini, riconfermato all'unanimità durante la verifica di metà mandato, ricorda il principio "fatto norma regolamentare" della rappresentanza delle opposizioni e sollecita a porre termine all'impasse che dura da circa due mesi, ad essere "conseguenti con gli impegni pubblici presi" e a "dare credibilità alle istituzioni e alla politica". "Verrebbe meno - incalza Latini - il valore stesso della rappresentanza democratica, che pur libera di essere espressa con il cambio di schieramento di appartenenza politica, non può arrivare a essere contemporaneamente espressione dell'una e della parte opposta".
    Quindi - sottolinea - non si perda ulteriore tempo per la nomina dei presidenti e vicepresidenti delle Commissioni ancora non eletti". Il Consiglio deve discutere "di Piano Socio sanitario, Urbanistica e delle altre proposte di legge". Secondo Latini "sarebbe un vulnus irreparabile che l'attuale minoranza non vedendosi garantire la sua rappresentanza nelle Commissioni, non partecipasse ai relativi lavori o fosse limitata delle sue prerogative. Se tale vulnus dovesse rimanere, credo che ciascuno dovrebbe trarne le conseguenza. Io certamente" conclude. (ANSA).
   

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