Marche

Trevalli Cooperlat compie 60 anni e lancia la filiera integrata

'Cooperazione e innovazione, ma anche valore del territorio'

Redazione Ansa

TreValli Cooperlat, terzo gruppo lattiero caseario italiano, compie 60 anni e nell'anno delle celebrazioni getta le basi per un nuovo modello innovativo di filiera agroalimentare per il territorio, con valenza nazionale.
    Se ne è parlato oggi a Fano, alla presenza, tra gli altri, del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del presidente della commissione agricoltura alla Camera Mirco Carloni.
    "Siamo orgogliosi di questo traguardo e di scrivere ogni giorno la storia di una grande realtà aziendale - ha detto il presidente Piero Cimarelli - TreValli Cooperlat, in sessant'anni, è stata capace di adattarsi all'evoluzione e ai cambiamenti sociali, senza dimenticare i valori di cooperazione, tradizione, innovazione, la valorizzazione del territorio e delle persone e la promessa di genuinità e salubrità a cui aspirava". L'azienda è partecipata da nove cooperative socie presenti in sei regioni italiane che rappresentano una filiera in grado di raccogliere oltre 500 milioni di litri di latte. Per le Marche la cooperativa rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il sistema allevatoriale, in quanto raccoglie oltre l'80% della produzione regionale. Con oltre 500 risorse e un fatturato di circa 245 milioni di euro, di cui oltre il 24% all'estero - il 56% in Paesi extra Ue - distribuisce i propri prodotti in Italia ed in numerosi paesi esteri. Conta tre stabilimenti produttivi: a Jesi, Amandola e a Colli al Metauro.
    Il progetto integrato di filiera agroalimentare, secondo il presidente di Trevalli Cooperlat, è "fondato sui valori della cooperazione, per il rilancio di una zootecnia vaccina e ovina da latte, per un percorso di rivitalizzazione dei territori collinari e montani e che funzioni anche da laboratorio per uno sviluppo equilibrato per l'intera dorsale appenninica adriatica, dall'Emilia Romagna all'Abruzzo". Il ministro Lollobrigida ha sottolineato "la straordinaria importanza della zootecnia italiana" il fattore qualità nell'economia del Paese: "siamo una superpotenza della qualità, che nel mondo viene riconosciuta tale e con grande riscontro in termini commerciali". (ANSA).
   

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