Marche

Nelle Marche si sperimenta la Farmacia di Comunità

Da domani nuovi servizi, dalla telemedicina agli screening

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 31 MAG - "Farmacia dei servizi" ai nastri di partenza: da domani 1 giugno 2023 più di 270 farmacie delle Marche parteciperanno alla sperimentazione dei nuovi servizi nella Farmacia di Comunità. Si prevedono, tra l'altro, servizi di telemedicina come l'holter pressorio e cardiaco, elettrocardiogramma, autospirometria, ma anche un rafforzato supporto allo screening per la prevenzione del tumore del colon retto e avvio del fascicolo sanitario elettronico. Il progetto è stato proposto dalla Regione Marche circa un anno fa "e il Ministero della Salute lo ha finanziato con 1,4 milioni di euro", ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini durante una conferenza stampa ad Ancona, a cui ha partecipato in videoconferenza anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
    "La sperimentazione interesserà circa 40mila utenti - ha aggiunto -, ottimizzando anche la spesa farmaceutica attraverso l'uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell'aderenza alla terapia per il diabete e la broncopneumopatia cronica ostruttiva". Il rapporto tra Regione e farmacie si è stretto durante l'emergenza pandemica: "senza loro non saremo riusciti nella vaccinazione contro il Covid con oltre 4 milioni di dosi somministrate". E anche il Piano Sociosanitario delle Marche prevede una ulteriore rafforzamento della collaborazione.
    I rappresentanti di Federfarma Marche ed Assofarm hanno ringraziato la Regione "per l'impegno nel superare le problematiche burocratiche di un progetto da molti anni atteso, per delineare la farmacia che nei prossimi anni sarà a servizio del cittadino.
    "Siamo orgogliosi di essere la prima Regione in Italia ad effettuare questa sperimentazione - il commento del presidente della Regione Francesco Acquaroli -. Stiamo vivendo una fase di forte difficoltà per l'erogazione delle prestazioni e dei servizi sanitari. La rete delle farmacie è sicuramente un patrimonio da potenziare e valorizzare per fare la differenza soprattutto dove, in particolare nelle aree interne, la farmacia diventa l'unico presidio di prestazione sanitaria". (ANSA).
   

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