Marche

Ghebreyesus (Oms), il sacrificio di Urbani non sarà dimenticato

"Il lascito, promuovere salute per mondo sicuro, servire deboli"

Redazione Ansa

(ANSA) - CASTELPLANIO, 01 APR - "Non c'è lavoro più gratificante che servire l'umanità, e a volte non c'è lavoro più doloroso. Il sacrificio del dottor Carlo Urbani non sarà dimenticato. Questo museo sarà una potente testimonianza della sua vita e del suo lascito che continua nello spirito e nella missione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha servito: promuovere la salute, mantenere il mondo sicuro, e servire i più vulnerabili". Con queste parole, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha inaugurato oggi a Castelplanio (Ancona) il Museo intitolato all'infettivologo marchigiano che vent'anni fa individuò il virus della Sars, ma morì nel contagio.
    "Pagò con la vita il prezzo più alto, fermo nella convinzione che il dovere di un medico fosse quello di essere vicino alle vittime e ai più vulnerabili", ha ricordato Ghebreyesus, definendo Urbani "un eroe di Castelplanio, eroe dell'Italia e eroe del mondo".
    Al museo, che sorge con il concorso di Comune di Casteplanio, Regione Marche e Associazione Aicu, il direttore dell'Oms ha donato la targa originale realizzata nel 2018 ed esposta nella sede centrale dell'agenzia a Ginevra. Nel testo si celebra il medico italiano per aver "agito nella migliore tradizione dell'Organizzazione mondiale della sanità", da "esempio ispiratore per tutti coloro che cercano servire l'umanità come professionisti della salute pubblica". A Ginevra, resterà una replica "per ricordare a tutti noi il suo sacrificio e continuare il suo servizio". (ANSA).
   

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