Marche

Appalti: Confartigianato e Cna, principi condivisibili Codice

Bene attenzione a piccole imprese, ma limitare subappalti

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 31 MAR - "Sono condivisibili i principi del nuovo codice degli appalti, siamo stati rassicurati circa il riconoscimento delle specificità dei Consorzi artigiani che nelle prime bozze del decreto legislativo erano state assimilate ai Consorzi stabili, sventando il rischio di estromissione dal mercato di un gran numero di imprese che attraverso i consorzi possono partecipare agli appalti pubblici".
    Così i presidenti di Confartigianato Edilizia Marche e Cna Costruzioni Marche Enrico Mancini e Marco Rossi. Confartigianato e Cna hanno rilevato l'esigenza di intervenire su alcuni meccanismi e disposizioni del nuovo codice per favorire la partecipazione delle piccole imprese: "suddivisione in lotti, regole sul subappalto e consorzi di imprese artigiane. E' necessario introdurre vincoli nei confronti delle stazioni appaltanti per assicurare la suddivisione degli appalti in lotti funzionali e prestazionali e valorizzare la prossimità delle imprese". Le due organizzazioni artigiane inoltre ritengono opportuno "reintrodurre limiti al ricorso al subappalto, almeno nell'ambito del sotto-soglia, con particolare riferimento agli appalti di minor valore, poiché obbligano l'impresa appaltatrice ad avere al proprio interno le risorse necessarie".
    "Da decenni - sottolineano mancini e Rossi - i consorzi artigiani rappresentano il vero ascensore per il processo di crescita delle micro, piccole e medie imprese, consentendo loro di partecipare al mercato degli appalti pubblici". Un mercato che in edilizia rappresenta "il 13% del Pil europeo. In Italia, nel 2021, l'importo totale degli affidamenti sopra i 40mila euro è stato di 199,4 miliardi di euro, con un aumento del 6,6% rispetto al 2020 e del 13,4% rispetto al 2019". Un mercato che però è prerogativa (per il 67%), delle imprese di maggiori dimensioni. "Le micro imprese, che sono oltre il 96% delle imprese italiane, possono potenzialmente accedere solo al 17% del mercato degli appalti pubblici, e la quota che riescono effettivamente ad aggiudicarsi fatica a superare il 5% del valore complessivo" sottolineano i presidenti do Confartigianato Edilia Marche e Cna Costruzioni Marche. (ANSA).
   

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