Marche

Comunali: Rubegni,Amp per proteggere Mosciolo e biodiversità

Candidato Europa Verde su monito, serve Area marina protetta

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 26 MAR - "Il Mosciolo di Portonovo è in pericolo, lo dice Slow Food che già lo scorso anno aveva segnalato il problema e cercato rimedio sospendendone la pesca. Lo sappiamo tutti e tutti dovremmo impegnarci per evitare il peggio". Lo scrive in una nota Roberto Rubegni, candidato a sindaco di Ancona per Europa Verde.
    "'Il capitale economico e quello sociale sono legati al capitale naturale' dice il professor Roberto Danovaro, - ricorda il comunicato - vuol dire che continuare ad illudersi che i frutti del nostro mare e della nostra terra siano infiniti, e che nulla vada fatto per proteggerli è una illusione appunto che va sfatata, è giunto il momento di agire". "L'Area Marina Protetta (Amp), uno strumento utilizzato in altre zone costiere italiane (29 in Italia e nessuna nelle Marche) - fa notare Rubegni - offre la possibilità di tutelare la biodiversità di dare opportunità di sviluppo sostenibile anche dal punto di vista economico e turistico a zone che se non protette sarebbero già diventate tratti di mare senza vita, perché purtroppo il senso del limite non è un modo di agire comune".
    "I ristoratori di Portonovo sanno bene cosa vuol dire offrire una pietanza preparata con il Mosciolo di Portonovo, sanno cosa significa accogliere i turisti da maggio a settembre, grazie alla bellezza e ricchezza della costa del Conero. - prosegue - La grande pressione antropica sul mare del Conero necessita dell'adozione di leggi di tutela che solo l'Area marina protetta può assicurare, come è stato fatto in altre zone altamente turistiche come Portofino, Ischia, Miramare di Trieste... dove si è raggiunto il giusto equilibrio tra cittadini, pescatori, portatori d'interesse e amministratori pubblici". "Ma limiti noi umani non ne abbiamo, pensiamo di poterci permettere tutto, in virtù del nostro benessere immediato, - attacca - senza però ricordarci che le risorse naturali se non salvaguardate finiscono, le specie animali di cui ci nutriamo anche, insomma senza capire che ognuno si deve prendere le proprie responsabilità per restituire alla natura quello che ci è stato donato attraverso l'istituzione di aree protette come l'Amp del Conero perché tutelare la biodiversità vuol dire tutelare la vita". (ANSA).
   

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