Marche

Inaugurato 733/o anno accademico Unimc con Ferretti e Bernini

Rettore McCourt, la nostra università è aperta al mondo

Redazione Ansa

(ANSA) - MACERATA, 13 MAR - È stato inaugurato oggi il 733/o anno accademico dell'Università di Macerata che ha avuto il suo epilogo con il conferimento del dottorato honoris causa in "Umanesimo e tecnologie" al maestro della scenografia cinematografica italiana, il premio Oscar Dante Ferretti, maceratese di nascita. Alla cerimonia ha partecipato da remoto anche la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini. Nella Collegiata di Macerata, dove si è tenuta la cerimonia di inaugurazione, erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli. A fare gli onori di casa il sindaco Sandro Parcaroli.
    Ma la cerimonia ha avuto il suo fulcro nella relazione del rettore John Francis McCourt che ha toccato molto temi della vita dell'Ateneo. "L'Università di Macerata - ha detto - è al centro di una estesa rete di relazioni con l'Europa e con il resto del mondo. Molti sono gli accordi bilaterali che abbiamo siglato con istituzioni accademiche fuori dall'Unione europea - dal Sud America all'Asia, dall'Australia all'Africa subsahariana - eppure le loro tante potenzialità hanno bisogno di essere maggiormente valorizzate anche con il coinvolgimento dei Dipartimenti". "Analogamente - ha aggiunto il rettore - la presenza presso il nostro ateneo dell'Istituto Confucio costituisce un presidio cruciale per uno sviluppo fruttuoso dei nostri rapporti con le università cinesi".
    "L'Università di per sé dovrebbe avere un carattere internazionale - ha sottolineato McCourt -. I saperi, per forza e per fortuna, passano i confini. Noi siamo fieri di fare parte di un sistema universitario europeo. Siamo consapevoli che alla base dell'Europa stessa, ci sono le università". Il momento della consegna del dottorato honoris causa a Ferretti ha catalizzato l'attenzione dei presenti, soprattutto per i ricordi che lo scenografo ha ripercorso, sia nella sua lunga carriera cinematografica, sia di quando era un ragazzo e viveva a Macerata. (ANSA).
   

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