Marche

Pd: Bellomaria, con me segretaria Marche vince squadra

Vicesindaco di Cerreto D'Esi, 5 parole d'ordine per mandato

Pd: Michela Bellomaria, candidata segretaria Marche

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 24 FEB - Vicesindaco a Cerreto D'Esi (Ancona) e candidata alla guida del Partito Democratico delle Marche. Michela Bellomaria, 41 anni, è pronta alla sfida delle primarie di domenica prossima, da cui emergerà non solo l'indicazione del segretario nazionale, ma anche quella del segretario regionale. Nelle Marche è in lizza un'altra donna: Chantal Bomprezzi. Per Bellomaria la decisione di scendere in campo, supportata da un gruppo di persone, "una squadra", che comprende giovani, amministratori locali e dirigenti dem "nasce dallo spirito di servizio e dalla volontà di mettere a disposizione della comunità democratica le capacità e le competenze acquisite con l'esperienza personale, professionale e amministrativa" dice all'ANSA.
    La sua vittoria potrebbe essere e anche "una straordinaria opportunità per dare maggiore rilevanza regionale alle criticità specifiche dell'area montana. Le zone interne tornerebbero centrali nella discussione e nell'iniziativa politica del nuovo Pd regionale". A livello nazionale si riconosce nella linea politica di Stefano Bonaccin: "il Pd deve uscire e tornare ad avere profonda conoscenza del Paese reale - dice -, ascoltare i problemi quotidiani dei cittadini, parlare con un linguaggio semplice e chiaro, proporre modelli di sviluppo che coniughino sostenibilità e tenuta sociale, tornare senza timidezze a difendere i diritti, la sanità e la scuola pubblica, i lavoratori: tutto ciò in cui mi impegno ogni giorno come vice sindaco, ed è la stessa linea politica espressa da Stefano Bonaccini".
    "Ma - sottolinea -, come candidata alla segreteria regionale, ciò che mi sta a cuore è la nostra terra, le Marche".
    Per questo l'attuale fase di ascolto dei territori va "oltre le mozioni nazionali, perché da amministratore locale, sono fermamente convinta che conta la squadra e contano le persone, a prescindere da chi voteranno al congresso nazionale. Il Pd Marche che ho in testa è plurale ed in grado di rappresentare tutti". Per il suo mandato ha in testa "cinque parole d'ordine" insieme alla sua squadra. "Adesso", perché "un partito che non immagina il futuro è un partito senza prospettive. Troppo spesso il Pd si è perso nei dibattiti interni, ignorando i grandi problemi del presente e gli sviluppi futuri del Paese".
    "Squadra": iscritti, volontari, segretari di circolo e di federazione, amministratori locali, consiglieri regionali e parlamentari, "questa è la grande squadra del Pd, che in questi anni non è mai stata riunita e coordinata, con la conseguenza di non aver mai giocato al meglio le sfide più importanti".
    "Vicinanza" per "stare vicini alle persone, quindi ai loro problemi. Lavoro stabile, sicuro e adeguatamente pagato, sanità pubblica vicina alle persone, accesso all'istruzione e scuole sicure e all'avanguardia, diritto alla casa, assistenza ai più fragili, lotta alle diseguaglianze e alle discriminazioni". E ancora "chiarezza: proponiamo un Partito chiaro nel linguaggio e nei contenuti, in grado di farci capire da tutti" Infine "territorio: dobbiamo tornare a rappresentare tutti i territori delle Marche e ad esserci fisicamente. immaginiamo un Pd Marche in grado di sostenere l'attività dei circoli e le battaglie politiche dei territori che ci riporti dove non siamo più da troppo tempo". (ANSA).
   

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