Marche

Ucraina: Psi, mozione Pd Marche vergognosa, diventano pacifinti

Pensino alla Resistenza, uomini e donne dissero no come ucraini

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 FEB - Il Partito Socialista della provincia di Ancona si schiera decisamente "contro la vergognosa mozione" presentata dal gruppo consiliare regionale del Pd Marche per l'adesione alla campagna "Italia, ripensaci!" relativa alla guerra in Ucraina. Si tratta della mozione n.325/23 del 06/02/2023 "Guerra in Ucraina. Iniziativa nei confronti del governo italiano per la cessazione delle attività belliche e l'avvio di una soluzione diplomatica. Adesione alla campagna 'Italia, ripensaci!'". "In crisi totale di voti e alla perenne ricerca di un'identità mai trovata - si legge in una nota -, il Partito Democratico si rivolge ora al pacifismo ingenuo, nella speranza di un ritorno alla base. Lo fa convertendosi in 'pacifinti', fingendo di non conoscere le decine di tentativi fatti dall'Unione Europea, dai singoli Stati e dallo stesso Pontefice per far ragionare Putin, l'unico a non voler la pace e la fine della guerra. Il Pd marchigiano - incalza il Psi della provincia di Ancona - si schiera con quella parte di intellettuali che continua a rifiutare le responsabilità della guerra e vorrebbe scambiare la libertà degli ucraini con proposte vaghe e salottiere senza nessuna possibilità di riuscita perché è evidente che Putin si fermerà solo quando tutta la Resistenza ucraina sarà piegata". "La storia si ripete - si legge ancora -, e come scrisse Churchill dopo l'infame accordo di Monaco del 1938: 'Potevano scegliere fra il disonore e la guerra: hanno scelto il disonore e avranno la guerra'. Se il Pd volesse cercare delle origini a cui aggrapparsi per una sua identità potrebbe rivolgersi alla Resistenza, a tutti quegli uomini e donne che, come gli ucraini oggi seppero dire di no a un dittatore sanguinario. A sostegno dell'Ucraina per ragioni umanitarie, perché è inaccettabile quello che il criminale di guerra Putin sta infliggendo al popolo ucraino. A sostegno dell'Ucraina per ragioni politiche, perché tra le democrazie liberali e l'imperialismo russo, noi socialisti sappiamo con chi stare oggi come lo sapevamo, al contrario dell'antenato del Pd, prima della caduta del Muro di Berlino". (ANSA).
   

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