Marche

Truffe su bonus edilizi per 900mila euro, tre arresti

Operazione Guardia di finanza di Ascoli Piceno

Redazione Ansa

   Due misure cautelari in carcere (per un amministratore di condominio e un imprenditore edile), una ai domiciliari (per un professionista) e una interdittiva con divieto di esercizio della professione sono state eseguite da agenti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica.
    Effettuate perquisizioni e sequestri di materiale cartaceo e informatico. Le indagini coordinate dalla Procura di Ascoli Piceno hanno riguardato la verifica su fenomeni di frode nell'ambito delle agevolazioni fiscali (bonus ristrutturazioni "Facciate" e bonus 110%) introdotte nel campo dell'edilizia dal Decreto "Rilancio" del 2020. Ipotizzati, a vario titolo, i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per circa 900mila euro, autoriciclaggio, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebite compensazioni. Anche attraverso intercettazioni telefoniche i finanzieri hanno accertato il ripetuto ricorso a false operazioni di ristrutturazione edilizie o rifacimento delle facciate condominiali, la predisposizione di documentazione tecnico-amministrativa e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti allo scopo di maturare indebitamente crediti di imposta per importi milionari, da monetizzare attraverso successive operazioni di cessione comunicate all'Agenzia delle Entrate. Dal monitoraggio degli edifici che sarebbero stati oggetto di lavori di ristrutturazione già conclusi sulla carta, è emerso che i lavori stessi non erano stati eseguiti. Sono in corso ulteriori accertamenti anche sulla base del materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni, per la completa ricostruzione dei fatti e dell'esatto ammontare dei crediti indebitamente maturati. All'origine delle misure cautelari il gip di Ascoli Piceno Annalisa Giusti pone il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati. (ANSA).
   

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