Marche

Incidente A14: Acquaroli, stop cantieri e restituirli sicuri

Richiesta Regione ad Autostrade dopo ultimo incidente mortale

Redazione Ansa

   "Oggi siamo arrivati ad un punto insostenibile, insopportabile, chiederemo ad Aspi di interrompere i cantieri fino a quando non siano in condizioni di restituire i cantieri in sicurezza, che possano essere in grado di evitare i continui incidenti e condizioni accettabili per il transito degli automobilisti e degli autotrasportatori". La richiesta ad Autostrade per l'Italia arriva dal presidente della Regione Marche in un video postato sul proprio profilo Facebook nel quale il governatore fa il punto della situazione dopo l'ennesimo incidente sul tratto a sud delle Marche costato la vita ieri ad un padre 51enne, tennista paralimpico, e a due dei suoi tre figli di 14 e 8 anni, che viaggiavano in un'auto che si è scontrata con un tir all'interno della galleria Castello a Grottamare dove sono in corso lavori.
    Acquaroli parla di "ennesimo momenti di grande dolore a causa di incidenti costati molte vite umane nel tratto di A14 a sud della nostra regione". "La situazione attuale - afferma il presidente - è figlia della volontà di non realizzare la terza corsia che purtroppo tanti anni fa nella nostra regione ha visto molte amministrazioni addirittura opporsi all'ampliamento di un'infrastruttura che avrebbe messo in condizione i viaggiatori, gli automobilisti, gli autotrasportatori di viaggiare in maggiore sicurezza. Purtroppo in quel momento si è ritenuto questa scelta una scelta sbagliata e si è persa un'opportunità".
    "Oggi siamo invece davanti, da ormai cinque anni alle esigenze di società Autostrade di adeguare alle normative vigenti sia i viadotti sia le gallerie, - prosegue - una serie di cantieri interminabili che ci condizionano, ci penalizzano, ci soffocano e soffocano le nostre comunità da ormai troppi anni, e che, oltre a soffocare l'economia e condizionare ogni giorno la quotidianità di chi quel tratto deve viaggiare, rendono quel tratto particolarmente pericoloso". "Noi in due anni - ricorda Acquaroli - abbiamo interloquito e ottenuto risultati, innanzitutto la sospensione dei cantieri nel periodo estivo, da giugno a settembre, la sospensione dei cantieri nei ponti per le festività che vedevano crearsi file lunghissime e condizioni particolarmente pericolose per i viaggiatori in quel tratto di autostrada; però - prosegue - certamente i lavori di Aspi dovevano proseguire per la messa in sicurezza e il rispetto delle norme. Oggi siamo arrivati ad un punto insostenibile, insopportabile, chiederemo ad aspi di interrompere i cantieri fino a quando non siano in condizioni di restituire i cantieri in sicurezza, cantieri che possano essere in grado di evitare i continui incidenti e condizioni accettabili per il transito degli automobilisti e degli autotrasportatori".

   "Certo che in questi due anni abbiamo fatto tanto altro: - aggiunge Acquaroli - abbiamo cercato di convincere tutte le amministrazioni del territorio sulla necessità di accettare la terza corsia, nel più breve tempo possibile. Proprio l'estate scorsa tutte le amministrazioni hanno dato mandato alla Regione di dialogare con Autostrade per ottenere quanto prima un progetto per la realizzazione della terza corsia". "Ad ottobre - riferisce - abbiamo avuto un incontro con Autostrdade, che martedì scorso ci ha presentato in via informale le 'ipotesi' da dare alle amministrazioni locali". "Quando eravamo arrivati a una condizione molto avanzata di presentare queste ipotesi alle amministrazioni locali per individuare la soluzione finale e chiedere al ministero di procedere per realizzare la terza corsia - dice ancora - ci troviamo davanti all'ennesima tragedia che per noi diventa insostenibile. Chiederemo ad Aspi di sospendere i cantieri e di fare chiarezza". "Su questa vicenda ci sarebbe tanto da dire, - rimarca Acquaroli - l'eredita che abbiamo avuto è pesantissima, le domande sono tante: più alto il prezzo di vite umane, e tanti risvolti negativi pesantissimi che dobbiamo sopportare con i cantieri che si sono protratti in questi anni o più alto il pericolo che queste gallerie e viadotti hanno in sé per la mancata manutenzione? A questa domanda non abbiamo ancora risposta e a tantissime altre. Noi vogliamo, guardando ai problemi dei nostri territori, una risposta da Aspi e una soluzione definitiva, - conclude - su questo ci siamo impegnati negli ultimi due anni e ci impegneremo per non ritrovarci a piangere altre vittime e senza una soluzione in mano".(ANSA).

   

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