Marche

Per il turismo le Marche puntano anche sul miele

Bando da 700mila euro per apicoltura e legame con entroterra

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 02 FEB - Bando da oltre 700mila euro per l'apicoltura e "costruzione di uno stretto legame tra la produzione di miele" e l'entroterra delle Marche "come veicolo di promozione turistica", come già accade per l'enoturismo e l'oleoturismo. Lo ha annunciato l'assessore della Regione Marche con delega all'Agricoltura Andrea Maria Antonini in occasione della presentazione, nella sede della Regione ad Ancona, della prima ricerca italiana di mercato sull'apicoltura, 'II mondo del Miele visto dagli italiani', commissionata da 'Le Città del Miele', realizzata da Intertek. Secondo l'indagine le Marche con "72.356 alveari, 1.600 apicoltori, 76 aziende condotte con metodo biologico che producono ogni anno circa 118mila kg di miele si classificano seconde nel rapporto tra numero di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti" ha spiegato Antonini. "Dati - ha aggiunto - che dimostrano quanto il settore sia cresciuto negli ultimi tempi grazie a politiche attente e all'opera dei Consorzi che hanno intrapreso una intensa attività di monitoraggio per far emergere tutte le realtà presenti sul territorio". Grazie "all'implementazione della Banca Dati dell'Anagrafe apistica nazionale visto che i fondi tra le Regioni vengono ripartiti in base al numero di alveari censiti - ha proseguito -, in 8 anni gli stanziamenti Ue sono passati dai 144mila euro del 2016 ai 701mila euro del 2023. E proprio per la campagna apistica 2023 la Regione ha emanato un bando di finanziamento con scadenza il 23 febbraio per l'importo di tutti i 701mila euro a disposizione". Un provvedimento che fa seguito "ai 540mila euro destinati a 174 aziende apistiche per il sostegno delle attività durante il Covid e all'intervento straordinario di 250mila euro del 2019". La Regione intende "favorire la crescita del settore in termini di quantità e qualità, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto del biologico". Anche per questo è stata avanzata la proposta di un protocollo d'intesa per l'applicazione di buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico delle Marche, per dare vita al primo format regionale che punta alla qualità nelle produzioni agricole e alla tutela del patrimonio apistico. (ANSA).
   

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