Marche

Terremoto: Acquaroli, serve una politica dei borghi

Per scuola deroghe a criteri troppo stringenti,far tornare gente

Redazione Ansa

(ANSA) - MATELICA, 01 FEB - "Chiedo di portare al Governo e al Parlamento le istanze dei territori delle aree interne che vivono una criticità drammatica e di riconoscere la necessità di dar loro una tranquillità e una speranza di rinnovata vitalità, di restituire una fiducia verso il futuro a queste comunità": è l'appello del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, oggi a Matelica, rivolto ai sottosegretari Paola Frassinetti (Istruzione e Merito) e Lucia Albano (Mef), nell'ambito dI un'iniziativa promossa e organizzata dalla Regione sulla Rete scolastica per le aree interne e del cratere sismico. "Non chiedo privilegi, ma principi di buon senso per il riconoscimento di una realtà ancora emergenziale e di agevolare il rientro e le aspettative di tante persone che da oltre sei anni vivono le conseguenze del sisma", ha aggiunto. L'evento, aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Matelica, Massimo Baldini, si è svolto al teatro Piermarini, davanti a una platea di sindaci e amministratori "Occorre - ha detto ancora il presidente - una ricostruzione non solo materiale, ma anche socio-economica che deve essere garantita dal mantenimento dei servizi essenziali, sanità e scuola innanzitutto, per scongiurare l'abbandono dei territori e il rischio di ricostruire strutture e contenitori che potrebbero restare vuoti, nonostante gli ingentissimi investimenti dello Stato sulla ricostruzione post sisma". "Quindi - ha sottolineato Acquaroli - l'attenzione del Governo deve essere massima in questi prossimi anni che sono determinanti per convincere le persone a ritornare o a scegliere di investire in questi meravigliosi territori che hanno tanto da offrire". "Certo, i criteri da adottare per tenere in vita queste zone non possono essere gli stessi delle aree metropolitane ed è ciò che chiediamo anche per la scuola: deroghe a norme troppo stringenti per resistere ed essere competitivi nei confronti delle altre realtà, insomma quella che chiamiamo una 'politica dei borghi'.
    Questa iniezione di fiducia verso il futuro è il segnale che tutti aspettiamo e lo sforzo di qualche anno potrà essere ripagato nella rivitalizzazione del tessuto socio economico dei territori dell'entroterra", ha concluso il governatore. (ANSA).
   

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