Marche

Padre lotta per vedere figlia: madre condannata a 2 anni

Ancona, minore trattenuta in Grecia. Rossi, sentenza fa sperare

Redazione Ansa

   Il Tribunale di Ancona ha condannato una donna greca, madre di una bimba avuta con il marito di Sassoferrato (Ancona), a "due anni di reclusione e due anni di sospensione della responsabilità genitoriale per sottrazione internazionale e trattenimento di minore all'estero". Il verdetto è stato emesso il 18 gennaio scorso.
    Giacomo Rossi, consigliere regionale dei Civici Marche, che da tempo si occupa della vicenda afferma: questa sentenza "ci fa ben sperare affinché si arrivi ad una veloce e positiva soluzione" della condizione di Emilio Vincioni, di Sassoferrato (Ancona) protagonista di "un'odissea umana e giudiziaria dal 2016, quando concesse alla moglie greca di partorire la bambina nella sua terra natale, dopodiché lei non tornò più in Italia senza alcuna ragione".
    Rossi si era fatto promotore di una mozione, approvata all'unanimità nel 2021, che chiedeva alla Regione Marche di attivarsi presso tutti i canali istituzionali e diplomatici. "Il signor Vincioni non chiede nient'altro che poter esercitare legittimamente il ruolo di padre e che gli venga concessa la possibilità di poter crescere la figlia (art. 30 Costituzione), che ha quasi sette anni - sottolinea -, vederla senza restrizioni e non solo recandosi in Grecia, ma anche e soprattutto portandola in Italia per periodi congrui, dando la possibilità anche ai nonni e a tutto il ramo parentale paterno di godersi la loro unica nipotina che non parla ancora italiano, fermo restando che il nostro concittadino sta lottando per il rimpatrio in Italia della figlioletta in sede Corte Suprema ellenica" conclude Rossi, che ha chiesto anche un appuntamento al ministro degli Esteri Tajani. (ANSA).
   

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