Marche

Spara e uccide figlio: appello conferma 22 anni di carcere

A Senigallia nel 2021. 74enne ai domiciliari con 'braccialetto'

Redazione Ansa

   Confermata in secondo grado ad Ancona la condanna di Loris Pasquini, a 22 anni di carcere, per l'omicidio del figlio Alfredo, 26 anni. La Corte di Assise di Appello ha sentenziato così ieri dopo una lunga requisitoria e le arringhe difensive. L'uomo, 74 anni, ferroviere in pensione, nel pomeriggio del 29 marzo 2021, nella propria abitazione in frazione Roncitelli di Senigallia (Ancona), aveva sparato e ucciso il figlio al culmine dell'ennesimo litigio nella casa colonica di via Sant'Antonio.
    Il 74enne risiedeva a pianterreno con la compagna mentre il figlio abitava al piano superiore. L'uomo aveva ammesso ai carabinieri del Reparto operativo e della Compagnia di Senigallia di aver sparato al figlio, affermando di essersi difeso perché Alfredo lo stava colpendo a bastonate. Nel processo di appello i suoi difensori di Loris Pasquini, Silvia Paoletti e Roberto Regni, avevano chiesto nuovamente di sottoporre a perizia medica l'assistito perché ritenuto non capace di intendere e volere al momento del fatto; la richiesta non è stata accolta.
    La condanna è stata confermata per l'accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela con la vittima e per la detenzione illegale dell'arma, la pistola Beretta cal. 9, illegalmente detenute, da cui aveva esploso il colpo fatale contro il figlio. I legali dell'imputato attendono il deposito delle motivazioni per valutare il ricorso in Cassazione.
    Pasquini al momento è in misura cautelare ai domiciliari con il braccialetto elettronico. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it