Marche

Anas: impegno nelle Marche anche per sisma 2016 e alluvione

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 14 DIC - Dopo gli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nel 2016/2017, Anas è stata incaricata dal Governo di elaborare e attuare il piano di ripristino della rete stradale in qualità di soggetto attuatore di Protezione Civile, anche al di fuori della propria rete di competenza, per consentire sia il superamento della fase emergenziale, sia la riprese economica e sociale dei territori interessati. E' stato ricordato durante il webinar "La sostenibilità si fa strada nelle Marche. Anas all'ascolto dei territori" realizzato in collaborazione con ANSA. Complessivamente è stata interessata una superficie di 7.600 kmq che comprende 4 Regioni, 10 Provincie, 140 Comuni e oltre 1770 centri abitati, per una rete stradale di 15.300 km.
    In particolare, "nelle Marche, Anas ha competenza diretta per l'attuazione di 815 interventi, aggregati in 316 appalti, per un importo di investimento pari a 812 milioni di euro, pari al 90% del finanziamento previsto dal Programma per il ripristino della viabilità nel territorio marchigiano colpito dagli eventi sismici, compresa la progettazione e l'attuazione dell'ottavo stralcio di Programma finanziato con fondi PNC-PNRR" ha ricordato Paolo Testaguzza, responsabile struttura territoriale Anas Marche. Lo stato di attuazione degli interventi del piano sisma è di oltre il 95% per i primi stralci, finanziati immediatamente dopo gli eventi. Negli anni il piano è stato implementato con ulteriori stralci, il più recente dei quali coincide con il PNRR di recente approvazione. Recentemente le Marche sono state interessate da un'altra grave emergenza: l'alluvione dello scorso settembre che oltre a causare gravissime perdite umane, ha danneggiato molte infrastrutture.
    Anche in questo caso Anas ha svolto due ruoli - ha spiegato Testaguzza -: "il primo come operatore di protezione civile in fase di emergenza, quando siamo intervenuti con 53 mezzi e 78 operatori per ripristinare la circolazione laddove possibile, liberando le strade da fango e detriti, oppure per garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone, chiudendo i tratti che potevano risultare pericolosi per inondazione o crolli. In quella fase è avvenuta anche una prima valutazione dei danni, in particolare alle opere come ponti e viadotti". Il secondo ruolo svolto da Anas "è quello di Soggetto Attuatore per la ricostruzione della rete stradale colpita, anche fuori competenza Anas. Da una prima stima abbiamo calcolato oltre 94 milioni di euro di danni per soli lavori (a cui vanno aggiunte altre voci di costo". (ANSA).
   

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