Marche

Museo Archeologico Oliveriano 'torna' alla città di Pesaro

1,2 mln per rinnovarlo. Ricci, uno luoghi più importanti città

Redazione Ansa

   Taglio del nastro per il Museo Archeologico Oliveriano, restituito alla città nell'allestimento interamente rinnovato: una tappa preziosa quella di oggi, all'interno del percorso verso Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. E a proposito di Pesaro 2024, il museo è stato ammirato in anteprima questa mattina dai rappresentanti delle città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2024 ospiti a Palazzo Almerici per le battute finali della Masterclass conclusiva del progetto "Cantiere Città" promosso dal MIC e realizzato dalla Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali.
    Per il sindaco Matteo Ricci l'inaugurazione del Museo Oliveriano è "un appuntamento cui tenevamo tantissimo e che siamo contenti sia caduto nelle giornate della Masterclass finale del progetto 'Cantiere Città' durante le quali - grazie al Ministero della Cultura e alla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali -, stiamo discutendo insieme a tante altre città che come noi meritavano di essere Capitale italiana della Cultura, di come costruire il nostro futuro sempre più intorno alle politiche culturali. Un futuro che per Pesaro è identitario, occupazionale ed economico e in cui crediamo moltissimo, a maggior ragione oggi che ci accingiamo a compiere questa lunga cavalcata, questo 'crescendo rossiniano' verso il 2024. Siamo molto contenti di riaprire le porte del Museo Archeologico Oliveriano - ha aggiunto Ricci - uno tra i luoghi più importanti di Pesaro: qui c'è un pezzo di storia unico e non sempre conosciuto come dovrebbe. Il fatto che il nuovo allestimento renda tutto più fruibile, ci aiuta a migliorare ulteriormente l'attività di divulgazione e il coinvolgimento della cittadinanza, a partire dagli studenti e dei turisti. Il nuovo assetto del museo di Palazzo Almerici è per noi un miglioramento enorme in termini qualitativi e anche un investimento culturale sostanzioso: stiamo parlando 1,2 milioni di euro di contributi del Comune, Ministeriali, della Provincia, dell'Ufficio Cultura del Governo Svizzero, della Fondazione Scavolini. (ANSA).
   

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