Marche

Violenza donne: protocollo Zeus per percorso uomini maltrattanti

Siglato da questore Ancona e sindaco Macerata, arrivano i Cuav

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 29 NOV - Firmato oggi in Questura ad Ancona il protocollo Zeus dal questore Cesare Capocasa e dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, in rappresentanza dei sindaci delle Marche: l'obiettivo è dare la possibilità a uomini autori di violenze contro le donne di accedere a percorsi di recupero e diventare persone migliori. L'ambito territoriale sociale n. 15 di Macerata è stato scelto come referente per la realizzazione del sistema regionale di servizi e interventi rivolti agli uomini autori di violenza. In ogni provincia sarà presente uno sportello Cuav, centro uomini autori di violenza, con l'obiettivo di recuperare uomini maltrattanti, facendoli uscire dal ciclo della violenza e immettendoli sulla strada giusta per gestire la loro rabbia. Ancona e Pesaro avevano già due cooperative, Polo 9 la prima e Labirinto la seconda, che si occupavano di uomini maltrattanti e lì verrà potenziato il personale. Per Macerata, Ascoli e Fermo sono nuove aperture. Il protocollo, a cui si accede gratuitamente, "è un modello d'azione innovativo che amplia l'efficacia dell'ammonimento - ha spiegato Capocasa -, i soggetti colpiti dal provvedimento sono invitati a sottoporsi ad un programma di recupero, con supporto psicologico e di prevenzione, appositamente organizzato dai servizi sul territorio". Capocasa ha osservato come i 21 ammonimenti emessi ad Ancona dall'inizio dell'anno "non hanno portato a recidive negli interessati". Nell'ammonimento verrà indicato il percorso presso uno sportello legato al protocollo Zeus: l'adesione al percorso sarà volontaria. Secondo Parcaroli, "l'intento comune è di costruire una rete di supporto per contrastare la violenza di genere e prevenire condotte violente, attraverso un cambiamento culturale, che coinvolga tutti i soggetti che operano nel sistema e che parta dalle scuole".
    Presenti la dirigente della Divisione Anticrimine Marina Pepe, la dirigente coordinatrice dell'Ambito Sociale 15, Carla Scarponi e l'assistente sociale Valeria Pasqualini. Previste anche soluzioni abitative per l'allontanamento d'urgenza del maltrattante dalla casa familiare. (ANSA).
   

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