Marche

Primarie Ancona: Pesaresi propone la "città gentile"

"Bisogna cambiare metodo e attivare energie nuove"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 26 NOV - "Una città 'gentile', che si prende cura, aperta". E' l'Ancona del futuro, post elezioni amministrative del 2023 che immagina Carlo Pesaresi, avvocato ed ex assessore provinciale alla Cultura, in corsa per le primarie nel centrosinistra per il candidato sindaco, in competizione con l'assessore uscente Ida Simonella. I due candidati, non iscritti al Pd, si misurano nella cornice programmatica del Progetto Ancona, ma Pesaresi è in una linea di discontinuità con l'attuale amministrazione guidata dalla sindaca dem Valeria Mancinelli. "Non perché la città sia stata amministrata male, ma perché serve una discontinuità nel metodo - spiega all'ANSA - , che deve essere più 'orizzontale', meno verticistico, aperto ai contributi dei cittadini, delle associazioni, delle categorie".
    Pesaresi pensa ad una valorizzazione del Ctp (Comitati territoriali di Partecipazione), le ex circoscrizioni. Bisogna anche mettere in circolo "energie nuove, persone nuove". La città "gentile" lo è in senso di "accogliente, curata in rapporto al decoro urbano, in rapporto armonioso con i cittadini". E tra le "energie nuove" indica i giovani "che devono avere spazi 'ibridi' di socializzazione e aggregazione, dove realtà diverse si mescolano". Ad Ancona vanno anche riscoperti e valorizzati tanti spazi sociali e contenitori, ad esempio "l'ex ospedale Lancisi, gli ex Mutilatini a Portonovo, il Palazzo del Mutilato". Pesaresi intende sfruttare tutte le potenzialità dell'Università Politenica delle Marche, con un corso di laurea in biologia marina, del Cnr e dell' Inrca, che "non è solo l'Ospedale Geriatrico, ma un centro di ricerca sulla longevità attiva e sui modelli di assistenza per una popolazione sempre più anziana". I progetti di Pesaresi e Simonella si avvicinano nell'accento sul sul sociale, l'attenzione "per i più fragili" e per le loro famiglie. E infine sul ruolo di Ancona capoluogo di regione: "non serve un approccio muscolare, bisogna ragionare in un'ottica di area vasta, coinvolgendo i centri più vicini e tenendo nella giusta considerazione le grandi infrastrutture come l'interporto" senza dimenticare il porto di Ancona, centro economico della città. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it