Marche

Regioni: Pd su giunta Marche, maggioranza ha già perso 2 mesi

'Errore non sostituire subito assessori candidati al Parlamento'

Redazione Ansa

   "Il presidente Acquaroli e l'intera maggioranza hanno fatto perdere alle Marche oltre due mesi prima di arrivare a formare la nuova giunta. Una colpevole paralisi istituzionale che si sarebbe potuta evitare se solo avessero avuto cognizione delle gravi difficoltà che attraversano le famiglie e le imprese marchigiane a causa della crisi energetica, sostituendo già al momento della loro candidatura al Parlamento gli ex assessori Castelli, Carloni e Latini". Va all'attacco il Gruppo assembleare Pd Marche sulle indiscrezioni circa i nuovi ingressi nell'esecutivo dopo le elezioni politiche che hanno portato in Parlamento tre membri della giunta su sei (più la presidente della Commissione Sanità). "Invece no, Acquaroli ha scelto di lasciarli al loro posto, consentendogli perfino di utilizzare le loro deleghe per fare campagna elettorale. - affermano i Dem - Altrettanto assurda, poi, è stata la perdita di altro tempo prezioso nella fase seguita alle elezioni. Neppure la drammatica alluvione che ha colpito le province di Ancona e Pesaro Urbino ha spinto il presidente ad accelerare sulle nuove nomine: incapace di governare la ressa scatenatasi tra i partiti di maggioranza per una poltrona nell'esecutivo, - rimarca il gruppo Pd -. Acquaroli ha finito per impantanarsi in uno squallido gioco di veti e ricatti politici incrociati. E, come era prevedibile, i risultati sono stati disastrosi: basti vedere la legge sull'assestamento di bilancio, che non ha stanziato neanche un euro per il caro bollette né per l'emergenza alluvione". "Giudicheremo i nuovi assessori dai fatti - continuano i dem - ma abbiamo poca fiducia sul fatto che il loro ingresso in giunta possa dare quella scossa necessaria a invertire gli attuali indirizzi politici che stanno segnando il declino delle Marche".
    I consiglieri Pd ritengono "comunque positiva la mancata nomina del capogruppo di Fdi Carlo Ciccioli", nonostante le "titubanze" di Acquaroli. Infine è stata mancata l'occasione di riequilibrare le rappresentanze di genere. (ANSA).
   

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