Marche

Festival Monti Azzurri Chiostri e inchiostri di pace fino 13/8

Il 9/8 a Treia Lucia Tancredi narrerà di "Hortus conclusus..."

Redazione Ansa

   Prosegue fino al 13 agosto il viaggio del Terzo Festival dei Monti Azzurri "Chiostri e inchiostri di pace. Spiritualità e pensiero creativo contro ogni solitudine". La presentazione era avvenuta lo scorso 23 luglio a Ripe San Ginesio (Macerata), che ha coinciso anche con la serata di ringraziamento alle associazioni di volontariato presenti sui 15 comuni dell'Unione Montana - evento allietato dal tributo ai Beatles offerto dai BeatBox -; nel percorso ci sono state la tappa ginesina del 30 luglio con la visita al chiostro di Sant'Agostino, e l'inaugurazione della mostra monografica sul talento di Nino Ricci - recentemente scomparso -; poi la "preghiera-concerto velato", vocale e strumentale delle monache benedettine di clausura svoltasi a Monte San Martino al Chiostro conventuale, e la voce di Mafalda Minnozzi, virtuosa di jazz, samba e bossa nova, a Sant'Angelo in Pontano. La manifestazione è organizzata dall'Unione Montana dei Monti Azzurri, sostenuta dal Consiglio regionale delle Marche, da Camera di Commercio delle Marche e Bper Banca.
    Martedì 9 agosto, Lucia Tancredi, a Treia, narrerà di "Hortus conclusus: racconti dal chiostro". Giovedì 11/8 a Tolentino all'Abbadia di Fiastra, è in programma una conversazione con il prof. Stefano Papetti circa la storia della pittura medievale nel Piceno, scritta sulle pareti delle abbazie e delle chiese gotiche da un anonimo pittore, che forse fu un monaco farfense, la cui identità cerchiamo oggi di ricostruire. Il 12/8, per inaugurare il Parco rurale, è previsto il concerto a Colmurano del violinista Marco Santini, caro a Papa Francesco, che dopo averlo ascoltato gli ha scritto che "il suono del violino diviene suono del Creato".
    Il Festival chiude il 13/8 con "La festa dell'Arrivederci" nel "Giardino del Palazzo dei Principi" dell'Abbadia di Fiastra, ascoltando l'arpa classica di Lucia Galli e un originalissimo "Inno all'attesa pioggia". "Dunque - dice Giampiero Feliciotti, presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri - un programma denso ma familiare e borghigiano, che in un momento difficile favorisce l'incontro, il godimento e la riflessione condivisa". Gli eventi sono a ingresso libero e limitati alla capienza dei luoghi scelti.

   I Monti Azzurri dunque 'cullano' per il terzo anno il loro territorio con un Festival. Quest’anno è “Chiostri e inchiostri di pace”: "la natura diventa rifugio naturale? "Intimoriti, - spiega Sandro Polci, direttore artistico del Festival - desideriamo la piccola comunità; un rifugio che rifletta la bellezza dell’universo e dove l’essere insieme, tra sussidiarietà e solidarietà, crei un futuro di Pace. Con tale spirito proporremo godimenti pittorici, musicali e in natura con alcune riflessioni in leggerezza a illuminarci. È una scelta maturata con Giampiero Feliciotti, Presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri: “Paesi che modellano nelle colline la loro identità culturale, dall’agricoltura di eccellenza con la sua storia mezzadrile, quando per mietere e vendemmiare era decisiva la collaborazione delle famiglie, fino alle eccellenze culturali e artistiche, esaltate anche in questa edizione, e al gran lavoro per le 'Green Communities', strumento di futuro benessere ecosostenibile. Quindi per noi significa riflettere sulla bellezza e il desiderio di 'essere e fare comunità'".


   

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