Marche

Elezioni: Fagioli (Azione), non più presupposti alleanza Pd

Coordinatore Marche, "liberali non possono stare con Verdi e SI"

Redazione Ansa

   "L'alleanza con il Pd? Non c'erano più i presupposti: non si può mettere insieme una sommatoria di forze politiche solo per strappare un punto in più al centrodestra". Lo dice il coordinatore regionale di Azione nelle Marche, Tommaso Fagioli, dopo lo strappo di Calenda con il Pd in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.
    "Abbiamo provato a spostare il baricentro del centrosinistra verso le nostre idee - dice Fagioli -, ma un partito come il nostro, che si ispira ai valori liberali, non può stare in una coalizione con Verdi e Sinistra Italiana che negano 'l'agenda Draghi' ogni giorno e firmano un patto contrario al nostro. Non ci può essere una alleanza se manca una linea comune". "Torniamo ad essere utili per l' Italia - dice il coordinatore di Azione Marche - saremo la vera novità politica di queste elezioni, l'alternativa per tutti i moderati che non sono populisti e che non si riconoscono in Meloni e Salvini".
    Sulla possibilità di creare un terzo polo, Fagioli non nasconde che "c'è l'ambizione a costruirlo" ma che la priorità della forza politica è quella di "arginare le derive populiste e restare coerenti con i valori con cui siamo 'nati'. Nelle alleanze guardiamo ai temi". Il coordinatore marchigiano di Azione ha dato la propria disponibilità alla candidatura alla Camera, spiega che tra le priorità per le Marche, in testa alla sua agenda politica, c'è il completamento dell'uscita nord di Ancona: "Da residente a Torrette intendo portare avanti questa battaglia" dice, sottolineando che le infrastrutture sono il "tema caldo per le Marche, insieme all'occupazione e al salario minimo". (ANSA).
   

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