Marche

Ambiente Pesaro, 100 edifici non allacciati a rete fognaria

Guardia Costiera-Procura, bilancio attività tutela mare/litorale

Redazione Ansa

   Oltre due anni di indagini hanno fatto emergere l'esistenza di numerosi collettori di acque reflue urbane che si immettono in corpi idrici superficiali collegati al mare senza preventivo trattamento di depurazione.
    La Guardia Costiera, sotto lo stretto coordinamento della Procura di Pesaro, ha concluso un'articolata attività di polizia ambientale per la tutela del mare e del litorale pesarese con la ricerca di scarichi abusivi confluenti in mare e la prevenzione di illeciti in materia di rifiuti. La procuratrice Cristina Tedeschini e il Comandante della Capitaneria di Porto, cap. di fregata Barbara Magro, nel tracciare un bilancio delle operazioni della Guardia Costiera, hanno evidenziato il costante impulso e le sinergie sul piano amministrativo, che hanno consentito anche di "riqualificare" aree di notevole estensione, in zone sensibili e di notevole pregio naturalistico, nell'ordine complessivo di circa 30mila mq.
    Ricostruita una complessa vicenda amministrativa, sviluppata intorno al rilascio di un'autorizzazione quadriennale, nel 2012, e che vede coinvolti diversi Enti competenti a vario titolo in materia ambientale, sullo sfondo di procedimenti di infrazione avviati dalla Commissione europea.
    I campionamenti delle acque e i controlli, con il supporto dell'Arpam di Pesaro, hanno evidenziato il superamento dei valori limite previsti per alcune sostanze. Scoperti oltre 100 edifici non ancora allacciati alla nuova rete fognaria. Eseguiti diversi sequestri penali di aree ubicate presso i corpi idrici che si immettono in mare ove erano abbandonati vari rifiuti, anche pericolosi. Molti deferiti all'Autorità Giudiziaria per violazione del testo unico in materia ambientale ed elevate e sanzioni per centinaia di migliaia di euro.
    Dalle indagini, avviate procedure per la bonifica dei siti inquinati: alcuni scarichi non depurati sono stati intercettati e convogliati nel nuovo depuratore di Borgheria e altri simili interventi sono pianificati per il prossimo futuro. Le segnalazioni agli enti competenti hanno permesso l'avvio delle procedure. In alcuni casi, bonificati ingenti quantitativi di eternit, esposto agli agenti atmosferici, con potenziale pericolo per la pubblica incolumità. (ANSA).
   

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