Marche

Giustizia: Regione Marche lancia 'Uffici di prossimità'

Castelli, 1 milione e 217 mila euro per rete punti informativi.

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 13 MAG - Promuovere un servizio di Giustizia più vicino al cittadino e al contempo decongestionare gli uffici giudiziari da alcuni procedimenti, attraverso una rete di "Uffici di Prossimità".
    Sono le finalità della creazione di veri e propri punti di contatto degli uffici giudiziari, dislocati sul territorio, dove i cittadini possono ricevere gratuitamente da personale qualificato informazioni e chiarimenti su specifiche materie di competenza del giudice tutelare e accesso a servizi decentrati.
    Qualche esempio di procedure per cui ci si potrà rivolgere a tali uffici: volontaria giurisdizione, tutela e curatela, amministratore di sostegno, rilascio di documenti per l'espatrio, accesso alla modulistica per l'accesso ai servizi della Giustizia civile e penale, nei casi in cui non sussiste l'obbligo del patrocinio legale, in modo da semplificare l'espletamento dei servizi della giustizia, integrandola con i servizi offerti ai cittadini in ambito intercomunale.
    La realizzazione di questa rete fa parte del Progetto complesso "Ufficio di Prossimità - Progetto Regione Marche" - PON Governance 2014-2020 di cui l'assessore regionale al Bilancio, Organizzazione e Personale, Guido Castelli ha informato con una lettera i vari soggetti coinvolti: Anci Marche-Uncem Marche Ordini degli Avvocati, Ambiti territoriali sociali. Il Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità istituzionale sostiene la modernizzazione della Pubblica Amministrazione attraverso l'implementazione delle riforme gestionali e organizzative e attraverso la semplificazione dei processi, per la riduzione di costi e tempi delle procedure. La disponibilità finanziaria assegnata alle Marche per la realizzazione di questa rete di punti informativi è di 1 milione e 217 mila euro. Secondo Castelli, la peculiarità del progetto delle Marche, che potrebbe essere considerato pilota "è anche nell'integrazione dell'operatività degli uffici di prossimità con i servizi affini di competenza del Garante regionale dei diritti della persona, del Centro Regionale per la Mediazione dei Conflitti e per la definizione delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche". (ANSA).
   

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