Marche

Mototurismo "strade bianche" tra 9 castelli nelle Marche

Borgoland Staffolo,"qualità della vita per rinascita entroterra"

Redazione Ansa

(ANSA) - STAFFOLO, 07 MAG - Si chiama "Le bianche dei castelli" il nuovo percorso dedicato al mototurismo "adventuring" che attraversa nove borghi delle Marche, fra le provincia di Ancona e Macerata. I "castelli" sono quelli di Apiro, Cingoli, Cupramontana, San Paolo di Jesi, San Severino Marche, Serra San Quirico, Staffolo, Tolentino, Treia. "Bianche" sono, al 70%, le strade da percorrere lungo un itinerario di 160 km, tra paesaggi rigogliosi, vigne e colline verdi, e "bianco" è anche il vino principe della zona, il Verdicchio. Il percorso è adatto per moto di tipologia Enduro Stradale con pneumatici di tipo Trail (30% off e 70% on) anche in caso di pioggia. Lo si percorre in 6-8 ore, con piccole soste tra luoghi d'arte e di enogastronomia, e possibilità di pernottare in una vasta rete di accoglienza diffusa. L'itinerario è scaricabile gratuitamente dal sito borgoland.org.
    L'itinerario "Le bianche dei castelli" è organizzato della cooperativa di comunità "Borgoland" in collaborazione con Pietro Vitali di Orma Project, ed è parte integrante di un vasto progetto di sviluppo sociale ed economico dei piccoli centri dell'entroterra promosso dalla cooperativa nata da Staffolo nel 2020 per iniziativa di residenti e imprenditori della zona.
    Grazie a loro, in appena due anni, il centro storico della nota "città del vino" si è ripopolato di piccole attività economiche: l'albergo ristorante Tufo&Argilla, un bar con servizio di panetteria, il chioschetto ai giardini pubblici meta di giovani e anziani, un info point, uno store di prodotti tipici, corsi fitness per i residenti. Attività cui si aggiungono ora anche i percorsi in moto, in bici e da trekking, non solo a Staffolo ma tra più comuni.
    "Con questo e altri progetti, dalla scorsa estate diamo lavoro a 7 persone, età media 25 anni. Puntiamo ad autofinanziarci", fa sapere il presidente di Borgoland, Nicola Valeri. "Il progetto - chiarisce - mette al centro la qualità della vita del borgo attraverso la scoperta dei mestieri, delle tradizioni, dello spirito di comunità. dei modi di dire e di fare tipici delle piccole comunità rurali italiane". (ANSA).
   

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