Marche

Fondazione Michele Scarponi porta sicurezza stradale nelle scuole

Progetto presentato da fratello campione ciclismo morto nel 2017

Redazione Ansa

   Inaugurazione della scuola di ciclismo Michele Scarponi per i bambini e i loro genitori all'Acquapark Verde Azzurro di Cingoli (3 aprile), presentazione del libro "Caro Michele, una vita alla Scarponi" al Palarossini di Ancona (9 aprile), Gara Juniores Nazionale Primo Trofeo Michele Scarponi, Filottrano-Camerino (30 luglio) e Granfondo Michele Scarponi-Strade Imbrecciate a Filottrano (24 settembre. Sono prossime iniziative della "Fondazione Michele Scarponi", ricordate oggi in Regione da Marco, fratello del campione di ciclismo vincitore di Tirreno-Adriatico 2009 e Giro d'Italia nel 2011, morto il 22 aprile 2017, travolto da un furgone mentre si allenava vicino casa a Filottrano.
    "La strada è di tutti, soprattutto dei più fragili e il sorriso di Michele salverà molte vite", ha detto Marco Scarponi. Stamattina, insieme al presidente Francesco Acquaroli, ha illustrato un progetto per le scuole dedicato alla sicurezza stradale. In sala la presidente dell'Associazione Manuel Biagiola (travolto in moto e ucciso da un'auto il 29 luglio 2019), la moglie Silvia, la mamma di Marco e Michele Scarponi, l'arch. Matteo Donde e l'avv. Andrea Colombo collaboratori della Fond. Scarponi, Paolo Fedrigo, responsabile del progetto.
    "La Fondazione - ha spiegato Marco - lavora sul territorio per una mobilità giusta e sicura nel nome di Michele per cambiare la nostra cultura stradale. Abbiamo presentato un progetto di educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale rivolto agli studenti, ma anche a insegnanti e educatori perché pensiamo sia necessaria tanta formazione". Scarponi ha ricordare iniziative europee come le "città30" (limite 30 km/h sulle strade urbane), la redistribuzione dello spazio urbano partendo dai più fragili: il bambino, il disabile, l'anziano, il pedone, il ciclista. Ridurre la velocità significa avere una mobilità più sicura per tutti, città più belle, spazi per la socialità e migliore qualità della vita".
    "Oggi parliamo di temi importanti - ha detto Acquaroli - che ci coinvolgono sia in una veste pubblica che in quella privata, ognuno nella propria quotidianità. Creare una cultura della sicurezza stradale è fondamentale ed in Italia finora è stato fatto pochissimo". (ANSA).
   

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