Marche

Ad Ancona inaugurato nuovo Centro NeMO

Malattie degenerative e neuromuscolari presso Ospedali Riuniti

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 03 MAR - Proprio nei giorni in cui il racconto di paura e di guerra incombe sulle nostre vite, l'immagine di un ulivo donato racchiude in sé tutto il senso ed il valore di ciò che si è celebrato oggi con l'inaugurazione degli spazi di NeMO Ancona. Il nuovo centro, altamente specializzato nella cura e nella ricerca per le malattie neurodegenerative e neuromuscolari, nasce per rispondere al bisogno di cura di una comunità di pazienti composta da oltre 1.000 bambini e adulti marchigiani, ai quali si uniscono circa 2.200 persone delle regioni limitrofe. Si tratta di malattie degenerative, altamente invalidanti e con un grave impatto sociale, come la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), l'Atrofia muscolare spinale (Sma) e le Distrofie muscolari.
    "A luglio 2021 abbiamo messo il 'primo mattone' e mi ero augurato che questo mattone diventasse qualcosa di concreto: oggi ci siamo, in tempi devo dire brevi - ha osservato l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini -. La sensibilità della Regione Marche, nei confronti della presa in carico delle malattie neuromuscolari costituisce un obiettivo ineludibile della nuova politica sanitaria". Il progetto è stato sostenuto da Telethon, ha ricordato il presidente della fondazione Luca Cordero di Montezemolo, che ha sottolineato la necessità della continuità tra ricerca e cura. protagoniste anche le varie associazioni Aisla, Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport, Famiglia Sma, Uildm, Slanciamoci. Situato al Piano 5 - Corpo C dell'Ospedale reginale di Torrette, con i suoi 880 mq, 12 posti letto per il ricovero ordinario, 2 per i servizi di day hospital e ambulatoriali, 1 palestra riabilitativa e 2 sale comuni studiate per rilassarsi ma anche per dedicarsi alla vita di relazione, il reparto sarà diretto da Michela Coccia. Le 14 differenti specialità cliniche presenti in reparto accompagneranno la persona in ogni fase della malattia: dalla diagnosi, all'attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli e follow-up periodici. Il progetto realizza la visione del dott. Dante Paladini, morto a 49 anni.
    (ANSA).
   

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