Marche

Maturità: Consulte studenti Marche, ministro ci ha ascoltato

Deve contare percorso scolastico.Non organizziamo manifestazioni

Redazione Ansa

   "Tra didattica a distanza e quarantene all'esame di maturità arriviamo con grandi difficoltà. Sono stati due anni molto complicati e lo sono stati ancora di più per tutti gli studenti delle aree terremotate e questo lo abbiamo ribadito al ministro Patrizio Bianchi, nel corso dell'incontro di ieri": a raccontarlo all'ANSA è Angelica Morresi, presidente del coordinamento regionale delle Consulte studentesche delle Marche. Angelica, 18 anni, di Macerata, dove frequenta il quinto anno del liceo scientifico "Galilei", ha anche la delega per discutere dell'esame di Stato nella Consulta nazionale. "Al ministro - spiega - abbiamo chiesto, tra le altre cose, di avere commissioni di esame interne con presidente esterno e di non avere la seconda prova scritta, bensì un elaborato sulle materie di indirizzo. Ma soprattutto - aggiunge Angelica - abbiamo avanzato la richiesta di prendere in considerazione l'ipotesi di arrivare alla valutazione finale tenendo conto per il 70% del percorso scolastico e per il 30% del risultato dell'esame". "Da parte del ministro Bianchi - dice ancora la responsabile delle Consulte marchigiane - abbiamo ricevuto attenzione e una certa sensibilità, quindi speriamo che le nostre richieste possano essere accolte anche se temo che la seconda prova scritta ci sarà". "Il ministro ci ha comunque promesso che ci renderà partecipi delle decisioni che verranno assunte e lo farà con dei tavoli tematici dove discutere delle varie questioni", fa sapere Angelica. "L'auspicio - sottolinea la ragazza - è che si arrivi presto alla definizione della prova di maturità e quindi attendiamo fiduciosi una nuova convocazione da parte del ministero". Sull'ipotesi di manifestazione di protesta, Angelica spiega che "le Consulte non possono organizzare cortei di protesta, eventualmente possiamo appoggiarle. Ma al momento abbiamo deciso di non sostenerle, anche se sappiamo che ci sono studenti che si stanno organizzando per manifestare. Prima - conclude - dobbiamo vedere cosa deciderà il ministro". (ANSA).
   

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