Marche

Polizia: Ascoli, 6 arresti e 16 denunce per violenza genere

Questura, nel 2021 93 arresti. In crescita reati 'codice rosso'

Redazione Ansa

   "Nonostante la crisi economico-finanziaria scaturita dal Covid il sistema 'sicurezza' ha saputo far fronte garantendo la tutela dei patrimoni pubblici e privati, contenendo ogni forma di reato predatorio ed il ricorso alla violenza di genere, ma anche garantendo il diritto a manifestare, contemperandolo con le speciali misure sanitarie". Lo rileva la Questura di Ascoli Piceno che traccia il bilancio dell'attività svolta nel 2021. L'attività di contrasto si è concretizzata in 93 arresti e 279 denunce a piede libero.
    Nell'ultimo anno si è registrato un sensibile aumento dei reati di genere, delle violenze familiari e di relazione ai danni delle donne che hanno portato all'applicazione del cosiddetto "Codice Rosso" con 6 arresti e 16 denunce. Negli ultimi 12 mesi sono stati effettuati 141 servizi straordinari di controllo del territorio, di cui 29 ad Ascoli e 112 a S.
    Benedetto del Tronto, nei quali sono stati impiegati 310 equipaggi straordinari della Questura, 388 dei reparti prevenzione crimine Abruzzo, Umbria, Piemonte e Lazio, 152 equipaggi della Polizia Stradale, 94 della Polizia Postale; in un servizio usato anche un elicottero della Polizia.
    La necessità di garantire il massimo rispetto delle norme di distanziamento sociale, nonché di quelle che prevedono il rigoroso uso dei dispositivi di protezione individuale ed il divieto di assembramento, affiancate alla necessità di prevenire ed infrenare i reati predatori nel centro storico di Ascoli e nei maggiori centri urbani, ha comportato la previsione di specifici servizi di prossimità mediante l'impiego di un Camper quale presidio temporaneo di zona e con unità appiedate ed in e-bike nelle particolari vie del centro storico che hanno consentito di accrescere il senso di sicurezza percepita della cittadinanza.
    La polizia giudiziaria ha denunciato diversi cittadini riconducibili a frange "no vax" resisi responsabili della violazione della norma sull'organizzazione di riunioni pubbliche ed assembramenti in luoghi pubblici. Ad agosto in occasione dell'elevato afflusso di turisti nel capoluogo piceno e in quello rivierasco di San Benedetto, organizzati servizi di controllo del territorio con pattuglie a "ippomontate". (ANSA).
   

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