Marche

Terremoto: dem a governo, mancano misure in Milleproroghe

Lettera segretari Pd 'cratere' Marche, da stop mutui a Iva

Redazione Ansa

   "Nel decreto milleproroghe avevamo la certezza che vi fossero inserite misure straordinariamente importanti per i cittadini, le imprese ed i comuni del cratere sismico del 2016. Misure che non hanno trovato spazio nella legge di bilancio". Lo scrivono in una lettera al Governo, al segretario del Pd Enrico Letta al Commissario Giovanni Legnini e ai parlamentari del Pd, i segretari dem delle Federazione, nel cratere sismico marchigiano, di Ascoli Piceno (Francesco Ameli), Fermo (Luca Piermartiri) e Macerata (Angelo Sciapichetti) che ricordano come le Marche "sono la regione più colpita del sisma 2016 in quanto contano il 62% del danno complessivo dell'intero cratere sismico, con oltre 46 mila edifici danneggiati e 30 mila sfollati".
    "Nel decreto ad oggi - lamentano gli esponenti del Pd - mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza, a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell'Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall'assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Pd".
    Se dal 'Mille proroghe' i dem si attendono "risposte", ricordano comunque come "grazie all'impegno del Pd e del commissario Legnini la legge di bilancio dello Stato ha dato le prime importanti risposte alle esigenze dei territori che rappresentiamo a partire dall'estensione del superbonus 110, l'ulteriore finanziamento della ricostruzione privata per 6 miliardi, l'esenzione ai fini Irpef ed Imu delle abitazioni inagibili a seguito del sisma, che continueranno a godere anche delle agevolazioni sulle utenze ed altro ancora".
   "La mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, - scrivono i dem - rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il Pnrr ed il fondo complementare sisma. È grave in particolare l'assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall'altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha". "Altra questione importante e sentita nelle aree terremotate - concludono i segretari - riguarda la cosiddetta 'busta paga pesante', tematica che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle marche nella passata consiliatura".(ANSA).
   

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