Aeroporti: Univpm, Marche 'isolate', scalo fattore sviluppo

   In base al modello di stima, l'aeroporto di Falconara-Ancona, il quale occupa 475 addetti nel campus tra dipendenti della società di gestione e altre imprese, sviluppa un impatto sul pil regionale di oltre 115 milioni di euro e favorisce più di 1.800 posti di lavoro. Emerge da uno studio del Dipartimento di Management dell'Università Politecnica delle Marche che ha svolto un'attività di ricerca e analisi, da settembre scorso, con l'obiettivo di rilevare l'impatto economico delle attività dell'aeroporto di Ancona-Falconara. La presentazione ad ancona in un tavolo coordinato dal rettore Gian Luca Gregori.
    I modelli di stima dell'impatto economico delle attività aeroportuali considerano quattro tipologie di impatto, che concorrono a determinare il valore complessivo. Nell'anno pre-Covid, il 2019, 490mila passeggeri transitati e 7mila tonnellate di merci trasportate. Ipotizzando un incremento del numero di passeggeri di 200mila unità e del cargo di circa 30mila tonnellate "il valore dell'impatto complessivo sul Pil e occupazione potrebbe raddoppiare". La crescita "sarebbe possibile potenziando i servizi con l'introduzione di nuove rotte e il rafforzamento di quelle esistenti, a seguito della creazione della piattaforma logistica di Amazon, il maggior collegamento con i sistemi porto, interporto, ferrovia, e in generale con il territorio". La ricerca ha previsto anche "la realizzazione di un'indagine empirica con interviste a referenti di importanti aziende e associazioni di categoria del territorio, e intermediari turistici".
    Un primo aspetto emerso con forza è "la situazione di sostanziale isolamento della regione: le carenze infrastrutturali sono considerate tra le cause principali della crisi della regione e sono motivo di preoccupazione in prospettiva futura". Inoltre l'isolamento "limita lo sviluppo delle relazioni commerciali". Rilevata la "necessità di un potenziamento dell'aeroporto, rimarcando il rilevante ruolo che questo può svolgere per l'incremento dell'attrattività e della competitività dell'intero sistema territoriale. Per quanto le rotte, "si ritiene particolarmente importante favorire la connessione con i principali aeroporti italiani tra cui Roma e Milano". (ANSA).