Marche

Covid: Marche, residenza protetta P.S. Giorgio "zona rossa", mancano infermieri

Assessore, focolaio anche in struttura Rosora in cui ci sono stati 5 decessi

Redazione Ansa

   Nelle Marche, in questo momento, "ci sono due importanti focolai in strutture residenziali per anziani a Rosora e Porto San Giorgio". Così l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo in aula a un'interrogazione sul tema delle Rsa delle consigliere M5s Marta Ruggeri e Simona Lupini in sul "ripristino di attività socializzazione e riabilitazione". Per la residenza protetta casa di riposo "Povere figlie di San Gaetano" di Porto San Giorgio, fa sapere l'Av4, è stato attivato dal Distretto il "codice rosso" a causa della "segnalata mancanza di personale infermieristico, con intervento di Av4 con proprio personale infermieristico".

   Nella residenza delle 'Gaetanine' su 38 ospiti presenti ce ne sono 12 positivi - altri 2 positivi già trasferiti nella residenza Covid di Campofilone -, oltre a 6 operatori contagiati. Il totale di casi nella struttura è dunque finora di 20, comunica l'Av 4, a cui si sommano nelle Marche altre decine di contagiati nella residenza anziani di Rosora (Ancona) dove si sono verificati anche cinque decessi.

   Per quanto riguarda la Residenza protetta di Porto San Giorgio l'Av 4 ha eseguito due screening completi a distanza di 48ore, il terzo verrà fatto il 28 ottobre, e il dipartimento di prevenzione ha effettuato un sopralluogo. Entro il 28 ottobre gli ospiti positivi, ora ciascuno in isolamento all'interno della residenza, con ogni probabilità verranno trasferiti in un'altra struttura.
    "In questi mesi - ha ricordato Saltamartini - abbiamo cercato di riaprire il contatto degli ospiti con l'affettività di amici e parenti, anche mediante l'uso di strumenti telematici e colloqui a distanza. Testata anche una piattaforma per creare stanze virtuali per videoconferenza e video-consulti medici. Ma è evidente che c'è l'esigenza di 'contrapporre' la necessità di evitare il transito di persone in queste strutture, che possono essere vaccinate ma positive, di garantire sicurezza, con la garanzia che non restino isolate come in mesi precedenti". La questione verrà sottoposta "alla cabina di regia convocata ogni lunedì, ai tecnici delle aziende per verificare quali margini possano essere garantiti alle relazioni con amici e familiari di ospiti, in relazione alla nuova ondata pandemica che ha visto colpire alcune residenze". Intanto la Regione ha "avviato percorso di vaccinazione per il personale sanitario che aveva ricevuto vaccini a inizio anno e cerca di corroborare la somministrazione della terza dose nelle case di riposo". (ANSA).
   

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