Marche

Ciriachino 'olimpico' città di Ancona a 'Gimbo' oro a Tokyo

Tamberi al Palaindoor dove si allena. Messaggi Malagò e Mei

Redazione Ansa

   Ciriachino d'oro 'olimpico' della città di Ancona a Gianmarco Tamberi oro a Tokyo nel salto in alto. La consegna stasera al Palaindoor struttura dove Gimbo, anconetano d'adozione, si allena, nella quale è stato realizzato un murales gigante per il saltatore. Struttura gremita di giovani delle società sportive che lo hanno accolto con il tradizionale battito di mani scandito, come prima di affrontare l'asticella e di superare 2.37 per la medaglia più preziosa ex aequo con il qatariota Barshim. "Sono emozionato, - ha esordito Gimbo - ho fatto di tutto e di più ma parlare davanti alla mia città ha tutto un altro sapore, ho i brividi". Un piacere "vedere tanti ragazzi, sempre pronti a farmi una clap o un conforto, essere un esempio per i ragazzini mi ha sempre spronato a fare di più".
    Con Gimbo, intervistato dai ragazzi, sono salite sul palco anche la mamma Sabrina e la futura sposa Chiara. Tra i messaggi arrivati in video, quelli del presidente del Coni, Giovanni Malagò, e Stefano Mei, presidente della Fidal. "Complimenti a Gimbo e alla meravigliosa città di Ancona. - ha detto Malagò - Gimbo ha portato in alto il massimo orgoglio come concittadino di tutti voi. Con il cuore sono lì, vicino a tutti". Mei ha definito Tamberi "mito e icona per lo sport. La storia degli ultimi 5 anni lo fa stare per forza simpatico, sono molto orgoglioso per questo premio, contento di essere il suo presidente, avere un atleta come Gianmarco è una fortuna".
    Il riconoscimento, ha detto la sindaca Valeria Mancinelli, va a Gimbo che ha dato una "lezione di vita", per le "imprese straordinarie", per "la persona e lo sportivo che è". Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha espresso a Tamberi "gratitudine e orgoglio". Sul palco, stasera, due medaglie d'oro in contemporanea: oltre a quella di Tamberi, la medaglia d'oro nel trap dell'anconetano Liano Rossini nel 1956 a Melbourne mostrata dai famigliari del campione morto nel 1987.
    (ANSA).
   

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