Marche

Agricoltura: Marche, nasce distretto bio più grande d'Europa

Regione al "Sana" di Bologna. 2.100 imprese, 100 mln fatturato

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 10 SET - Nelle Marche nasce il distretto del biologico più grande d'Europa, con 100 milioni di fatturato, 70mila ettari di terreno e 2.100 imprese coinvolte. L'annuncio, a chiusura del bando regionale, è arrivato oggi dal vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni, assessore all'Agricoltura, al "Sana" di Bologna, fiera del biologico.
    La Regione è presente con uno stand insieme alla Camera di Commercio unica regionale e a tante imprese marchigiane (22 presenti di cui 16 nella collettiva associazione produttori Food Brand Marche e 6 nello stand; altre 15 aziende con prodotti esposti nello stand istituzionale).
    La concretizzazione del distretto biologico unico delle Marche, segue il patto siglato nell'aprile scorso da Regione e associazioni regionali Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Legacoop , Uecoop, Unci e Camera di commercio, e il conseguente bando. Al "Sana", dopo la partecipazione al "Cibus" di Parma, ancora lo stand di Regione e Camera di Commercio a sostegno delle imprese marchigiane.
    Nell'occasione Carloni ha fatto il punto sul biologico nelle Marche, annunciando la nascita nelle Marche del "più grande distretto d'Europa". Il vice presidente ha parlato di "una leadership marchigiana" nel settore; "con la percentuale più alta di biologico sul totale della nostra agricoltura. Abbiamo lavorato in questi mesi alacremente con le imprese per rafforzarci e per far uno sforzo unitario".
    "Le Marche saranno il laboratorio per il biologico - ha affermato ancora Carloni -: 2.100 imprese coinvolte in un unico sforzo che sarà una grande operazione di sostegno rafforzamento delle filiere biologiche della produzione del cibo bio e che vorremmo vedere leader a livello nazionale e internazionale.
    Quindi faremo uno sforzo con queste imprese per essere sempre più forti dargli forza e per dare vantaggi competitivi e nostri imprenditori" (ANSA).
   

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