Marche

Tumori: Univpm, fake su neoplasie una notizia su tre sui social

Primo corso universitario per comunicazione corretta e portale

Redazione Ansa

   Al via nell'accademico 2021-2022 un progetto innovativo dell'Università Politecnica delle Marche: il primo corso universitario per comunicare il cancro e la medicina. "Il 30% delle notizie sul cancro pubblicate nei social network è falso e può causare pericolose conseguenze. - avverta l'ateneo - Uno studio recente ha analizzato 200 fra gli articoli sui tumori più popolari sui social, 50 per ognuna delle quattro neoplasie più frequenti (mammella, colon-retto, prostata, polmone). Dall'indagine, pubblicata sul Journal of the National Cancer Institute, - osserva - è emerso che circa un terzo (30,5%) contiene informazioni dannose perché, ad esempio, possono indurre a posticipare o, addirittura, a non seguire terapie salvavita, a ricorrere a pericolosi metodi 'fai da te' basati su prodotti potenzialmente tossici o all'uso di strumenti alternativi privi di validità scientifica".
    Preoccupa anche "la grande eco di questi articoli, che hanno ricevuto una media di 2.300 condivisioni rispetto alle 1.500 delle notizie certificate". Per favorire la divulgazione di informazioni corrette in ambito oncologico nasce il progetto "comunicareilcancro" che prevede un portale dedicato (www.comunicareilcancro.it) e l'attivazione di profili social.
    Si propone anche di insegnare ai comunicatori (in particolare medici, infermieri, giornalisti, rappresentanti di associazioni di pazienti e Istituzioni, responsabili della comunicazione di aziende sanitarie pubbliche e private e farmaceutiche), le regole per parlare e scrivere di cancro e salute in modo corretto ed efficace. E nasce il primo corso di perfezionamento universitario dedicato a questi temi ("Comunicare in Oncologia, in Medicina e in Sanità").
    "Nei media circolano ancora troppe fake news sul cancro - afferma Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia Medica presso l'Univpm e Direttore della Clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona -. E i social network sono i principali responsabili di questo processo di cattiva informazione. Il progetto 'comunicareilcancro' si propone di promuovere l'informazione corretta in questo ambito e attraverso una formazione anche accademica di formare operatori sanitari e divulgatori". (ANSA).
   

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