Marche

Boom badanti e colf nelle Marche, sono 26mila, +8,5%

Cgil, esercito invisibile lavoro di cura, oltre 90% donne

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 22 LUG - Sono 26mila i lavoratori e le lavoratrici domestiche nelle Marche nel 2020, con un aumento di oltre 2 mila unità rispetto all'anno precedente (+8,5%). Si tratta di 16 mila badanti e 10 mila colf impegnate nelle famiglie marchigiane. Un mondo quasi completamente al femminile (92% donne e 8% uomini), rileva la Cgil che rende noti i dati, composto di lavoratrici prevalentemente straniere e con oltre 50 anni di età.
    Secondo il sindacato, la metà percepisce una retribuzione media lorda annua inferiore a 5mila euro (47,3% del totale). Poco meno di un terzo si colloca invece nella fascia retributiva tra 5 e 10mila euro l'anno (30,6%). "Nel contesto sociale, questo settore assolve a un ruolo di vitale importanza per le famiglie con una richiesta ancora in crescita - dichiara Barbara Lucchi, segretaria generale Filcams Cgil Marche - . Oltre al rinnovo del Ccnl avvenuto in piena pandemia, continuiamo a lavorare per offrire maggiori tutele a lavoratori e famiglie". Parla di "un esercito invisibile del lavoro di cura, che è ormai un pilastro del welfare" Rossella Marinucci, segretaria regionale con delega al welfare e al mercato del lavoro. Nelle Marche, le persone over 65 anni con gravi difficoltà nella cura personale che vengono assistite da badanti sono 23mila e rappresentano il 45,4% degli anziani over 65 con grave riduzione dell'autonomia nelle attività essenziali di cura: una percentuale molto più alta rispetto alla media nazionale (25,9%) e aelle regioni del Centro (32,2%). Secondo Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche, "sono dati che confermano l'inadeguatezza della rete sanitaria e di welfare a sostegno delle persone fragili e anziane. E' urgente che la Regione si attivi per programmare le azioni di attuazione del Pnrr che punta sul rafforzamento della medicina di territorio e sull'assistenza domiciliare, indicando la casa come il principale luogo di cura". In particolare, "entro il 2026, nelle Marche, dovranno essere prese in carico, per le cure domiciliari, oltre 40mila persone over 65, il triplo delle 15mila attuali. Chiediamo alla Regione ed in particolare all'assessore Saltamartini come pensa di dare piena attuazione a questi obiettivi e priorità" (ANSA).
   

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