Marche

Anci: piccoli Comuni Marche, 'più servizi per ripopolamento'

Vitali le infrastrutture e il corretto utilizzo risorse del Pnrr

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 16 LUG - Più servizi. Questa l'istanza scaturita dall'assemblea dei piccoli Comuni di Anci Marche, che si è svolta oggi ad Ancona, accompagnata dalla richiesta di politiche che consentano di creare le condizioni per tornare a popolare le aree interne perché la situazione è cambiata rispetto al passato grazie alla disponibilità di risorse. La presenza del coordinatore nazionale Massimo Castelli, sindaco di Cerignale (Piacenza), ha posto nuovamente al centro il tema del controesodo. Secondo il coordinatore dei piccoli Comuni di Anci Marche, Augusto Curti, che ha moderato l'incontro, "i fondi a disposizione ci consentono di programmare e progettare pensando ai 160 milioni di euro già disponibili per il Contratto Istituzionale di Sviluppo e ai fondi per la ricostruzione post sisma, oltre al 1,7 mld di fondi straordinari del sisma all'interno del Pnrr. Abbiamo le risorse e ora dobbiamo mettere in rete le idee, fare squadra tra sindaci e creare le condizioni perché tanti giovani avviino i propri progetti di vita non più nelle periferie delle città, ma nei Comuni delle aree collinari e montane". Per Valeria Mancinelli, presidente di Anci Marche, per utilizzare le risorse serve "uno sforzo progettuale e occorre capire che la frammentazione anche istituzionale va superata".
    Guido Castelli, assessore agli Enti Locali della Regione Marche, ha rimarcato come la montagna di denaro "debba rimettere in moto la società e occorre un sistema per far sviluppare la reazione delle imprese attraverso l'intercessione anche dei sindaci, per evitare che la Banca d'Italia ci dica ancora i depositi sono decuplicati, mentre quei soldi dovrebbero essere utilizzati per investire". Infine, secondo Matteo Ricci, presidente Ali Autonomie e sindaco di Pesaro, per semplificare e snellire "non tutto passi dalle Regioni perché non si possono occupare di tutto. Sulle infrastrutture il Pnrr non ha risolto i problemi infrastrutturali, mentre per le Marche l'Appenino deve essere elemento di unione e non di separazione. Il raddoppio della Orte-Falconara è indispensabile per andare verso l'alta velocità che noi non abbiamo sull'Adriatico". (ANSA).
   

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