Marche

Morto affetto da distrofia e 'paladino' assistenza domicilio

35enne jesino allettato da 1999,anche Mancini gli fece visita

Redazione Ansa

   Lottava per garantire assistenza e energia elettrica gratis a chi come lui era costretto alla ventilazione forzata, Luca Bernardi, 35 anni di Jesi (Ancona) affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne che dal 1999 era allettato e attaccato a un respiratore. E' morto oggi all'ospedale Carlo Urbani di Jesi dov'era ricoverato da una settimana. Per la sua vita e l'impegno esemplare il Comune nel 2018, guidato dal sindaco Massimo Bacci, gli aveva conferito la cittadinanza onoraria e ora tutta la città lo piange. Luca ha lottato sempre con il sorriso e ha fondato la rete Adicaf con persone con disabilità, comitati e associazioni famigliari per lavorare in sinergia e garantire l'assistenza domiciliare indiretta alle persone con disabilità.
    Da quella esperienza era arrivata anche una proposta di legge per garantire l'assistenza domiciliare in base a condizioni sanitarie, socio-ambientali e di reddito, per materiale farmaceutico e ausilii gratuiti, aumento di interventi e risorse per l'ospedalizzazione domiciliare. Le sue esperienze le aveva raccontate in un libro scritto a quattro mani con lo scrittore Vittorio Graziosi, "Uno scrigno pieno di sogni".
    Il sogno di Luca era diventare cuoco e aprire un ristorante. A casa sua anche lo chef stellato Mauro Uliassi aveva fatto dimostrazioni di cucina in suo omaggio. In molti, gli avevano fatto visita per testimoniare la loro vicinanza tra i quali anche l'attuale ct e concittadino, Roberto Mancini, e Alessandro Bergonzoni. In una foto postata durante il lockdown, con l'ironia che lo contraddistingueva, aveva scritto #iorestoacasa per sensibilizzare al rispetto delle norme anti-Covid. (ANSA).
   

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