Marche

Lavoro: Jesi, locali scelgono delivery km 0 e tutela riders

Accordo "Jesi città da vivere" e start up locale "Fly Food"

Redazione Ansa

   Rispetto dei riders e delivery a km zero, nell'area tra Jesi ed Ancona, facendo leva su "giovani realtà del territorio". E' la risposta di "Jesi città da vivere", la neonata associazione di commercianti della cittadina marchigiana, alle nuove abitudini di consumo dell'era pandemica, quando anche nei mercati locali la clientela si affida sempre più all'asporto e al servizio di consegna a domicilio.
    L'associazione riunisce 20 giovani imprenditori che con varie iniziative stanno promuovendo il progetto di una città più civile ed ecologica: dopo l'accordo con i ragazzi di "Jesi Clean", 18enni volontari che ripuliscono parchi e strade, arriva anche l'accordo con una start up jesina di food delivery, la Fly Food. Obiettivo del sodalizio è - spiegano gli organizzatori - "la tutela dei diritti dei lavoratori impiegati nelle attività di consegna", ma anche "migliorare la qualità del servizio".
    "Evitiamo di rincorrere le logiche di mercato, assicurando un corrispettivo adeguato a coloro che consegnano il cibo, e condividiamo il servizio fra i locali per ottimizzarlo", chiarisce Marco Tombini presidente di "Jesi città da vivere".
    Per Roberto Falappa, Marco Bigi e Andrea Verdolini, giovani soci di Fly Food, "verso i riders l'approccio deve essere umano e non informatico, con adeguati contratti di lavoro ed orari rispettosi della dignità personale". (ANSA).
   

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