Marche

Assegno di ricerca pluriennale in nome di Vittorio Merloni

Convenzione tra Fondazione V.Merloni e Università di Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - FABRIANO (ANCONA), 19 GIU - Convenzione tra l'Università di Perugia e la Fondazione Vittorio Merloni con l'obiettivo di investire sulla formazione dei giovani attraverso un assegno di ricerca, che è al tempo stesso un investimento per nuove professionalità ed un arricchimento della competitività del territorio. L'imprenditore che guidò la Merloni Elettrodomestici poi Indesit spa (e oggi Whirlpool), presidente di Confindustria negli anni '80, morto cinque anni fa, si laureò il 23 febbraio 1959 in Economia e Commercio all'Università di Perugia con una tesi su "Aspetti economico-tecnici dell'industria dei mobili metallici" discussa con il prof. Carlo Merlani. In ricordo di quel periodo, la Fondazione Vittorio Merloni, presieduta dalla figlia Maria Paola, ha avviato una collaborazione con il Dipartimento di Economia dell'Ateneo umbro per sostenere iniziative finalizzate all'attività di ricerca e trasferimento tecnologico in imprese dell'Italia centrale. In questo modo si offre un contributo per la crescita economica di aree periferiche, attraverso la formazione di talenti che abbiano la possibilità di restare sul territorio. Secondo Maria Paola, l'iniziativa "esprime l'attenzione alla formazione culturale e professionale di una nuova generazione, consapevole che il capitale umano è la principale risorsa per lo sviluppo di un'impresa". "Vittorio era un uomo inclusivo, lo era per sensibilità, curiosità e rispetto verso l'altro - ha osservato invece Luigi Abete, presidente Luiss Business School, presente alla firma della convenzione -. Questi elementi sono ancora necessari per affrontare i tempi moderni con meno disuguaglianze possibili in una società più aperta. Io credo che questo sia stato l'insegnamento più importante che Vittorio Merloni ci ha dato come uomo e imprenditore, oggi che chiediamo all'impresa di far convivere la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale senza escludere nessuno". (ANSA).
   

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