Marche

Covid: Marche, mozione per sblocco visti a turisti russi

Rossi (Civici), "cavilli, anche sammarinesi vaccinati Sputnik.."

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 GIU - Una mozione impegna la giunta regionale delle Marche ad attivarsi con il Governo per sbloccare il rilascio dei visti turistici per l'arrivo dei cittadini russi. L'atto, primo firmatario Giacomo Rossi (Civici Marche), è stato approvato dal Consiglio regionale. E' stato illustrato in aula dallo stesso Rossi che ha ricordato come le Marche rappresentino storicamente una meta ambita di russi per motivi turistici e business (circa 70mila arrivi nel 2019); ha ricordato che le agenzie Ema e Aifa non riconoscono il vaccino Sputnik V e per questo i cittadini russi, anche vaccinati, non possono venire in Italia. "E' una contraddizione grossa - ha attaccato - perché a San Marino si sono vaccinati in massa con lo Sputnik e conosciamo gli effetti positivi che hanno portato loro questo vaccino: non dovremmo far uscire di casa i sammarinesi?". Le Marche "puntano sul turismo russo, con apertura tratte aeree, lavoriamo per farli venire ma per questo cavillo, temo geopolitico e russofobico, non possiamo ospitarli". In chiusura d'intervento Rossi ha detto in russo: "amici russi siete benvenuti nella Regione Marche".
    La mozione era stata sottoscritta anche da Carlo Ciccioli e Andrea Putzu (FdI), Dino Latini (Udc), Jessica Marcozzi (FI) e Renzo Marinelli (Lega). Nel mirino le "rigidità del protocollo anticovid-19 che stanno determinando la consistente riduzione della possibilità dei russi di recarsi in Italia e, in particolare, nelle Marche". La mozione vuole favorire lo sblocco delle procedure per il rilascio dei visti per consentire ai russi di programmazione delle vacanze.
    "Le Marche sono una regione che ospita pochi turisti stranieri (22%) - ha detto Ciccioli -, tutto ciò che ostacola il flusso è negativo per la regione". Il capogruppo Fdi ha rilevato il "basso basso livello" di rischio di 'elusione' delle norme anti-Covid per gli arrivi dalla Russia in confronto anti-Covid con quello dei "clandestini che sbarcano in Sicilia e Calabria".
    "Se applichiamo norme umanitarie del salvamento dei profughi che vogliono conquistare una vita diversa, percorso dubbio che dobbiamo rispettare, dobbiamo rispettare anche la possibilità di altri contatti". (ANSA).
   

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