Marche

Comune Pesaro taglia 'tampon tax'

Azzerata Iva 22% su assorbenti nelle farmacie comunali

Redazione Ansa

(ANSA) - PESARO, 15 GIU - Pesaro azzera l'Iva sugli assorbenti e prodotti igienici femminili nel segno di "una battaglia di civiltà, democrazia ed uguaglianza". A partire da oggi le farmacie comunali di Pesaro applicheranno uno sconto (pari al 22% dell'imposta) su assorbenti, tamponi e coppette come previsto dall'iniziativa "Il ciclo non è un lusso" promossa dal Comune e da Aspes. Tra le prime a proporre l'adesione alla campagna "No Tampon tax", la consigliera Camilla Murgia, "orgogliosa che anche Pesaro abbia deciso di partecipare all'iniziativa nazionale di sensibilizzazione (e azione)". Non si tratta solo di sconti, ma "di una battaglia per la parità sociale. L'Iva per le lamette da barba, in Italia, è al 4%, perché ritenute beni di prima necessità; gli assorbenti, come anche i pannolini per neonati e anziani, sono sottoposti all'aliquota ordinaria del 22%". Costi ingenti, soprattutto se si considera che una donna "in media, acquista 15mila confezioni di assorbenti. Una spesa che ricade sull'intero nucleo familiare". L'assessore al Rigore Riccardo Pozzi, che ha avviato l'iter del progetto parla di "una tassazione sbagliata che crea discriminazione tributaria", sostenendo che l'Iva è in grado di svolgere "una funzione redistributiva, grazie alle aliquote differenziate . L'auspicio è che l'esempio di Pesaro, come quello di altri Comuni, rafforzi un messaggio nazionale e che si arrivi, dunque, all'eliminazione totale dell'imposta". E per Giuliana Ceccarelli, assessore alla Crescita e Gentilezza, "anche questa è questione di Pari opportunità" tanto che vari Paesi hanno già adottato iniziative simili. D'accordo sull'iniziativa l'assessore alla Solidarietà Sara Mengucci e il Consiglio comunale, rappresentato dal presidente Marco Perugini.
    Aspes si farà carico del costo dell'Iva applicata ai 26 prodotti che saranno scontati e che i consumatori potranno riconoscere attraverso dei pannelli con l'immagine della campagna "Il ciclo non è un lusso". La campagna sarà attiva fino al 31 dicembre, con l'auspicio che la normativa nazionale sia cambiata nel frattempo.. (ANSA).
   

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